Arnaldo Liguori
Arnaldo Liguori
Cronaca

La guerriglia nel quartiere Corvetto di Milano

Che zona è quella dove sono avvenute le rivolte e cosa sappiamo dei “maranza” che hanno attaccato al polizia

Rifiuti dati alle fiamme e, a destra, la foto di Ramy Elgaml

“Verità per Ramy”. “Ramy vive”. Le parole vengono scritte ovunque, mentre tutto attorno si bruciano cassonetti, si lanciano petardi, si distruggono automobili, si blocca il traffico e si attacca la polizia schierata in tenuta anti-sommossa con sassi e bombe carta. È questo il ritratto –pubblicato con decine di video su TikTok – della guerriglia urbana che decine di persone, in larga parte giovani, hanno scatenato dopo la morte del diciannovenne egiziano.

Le proteste sono iniziate il giorno dopo l’incidente e sono continuate, con una violenza crescente, fino alla notte tra il 25 e il 26 novembre. Uno dei momenti più critici è avvenuto domenica, quando un Suv ha investito un gruppo di protestanti a causa di una manovra azzardata, travolgendo quattro ragazzi di età compresa tra 11 e 19 anni. L’auto è stata poi inseguita e accerchiata dagli amici dei giovani e spaccata pezzo per pezzo. Le due persone a bordo, un uomo di 30 anni e una donna di 55, sono state picchiate. La notte successiva, la protesta si allargerà fino agli scontri con la polizia e la distruzione di un autobus.

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