REDAZIONE MILANO

Sciopero Amsa, raccolta bloccata

Raccolta dei rifiuti interrotta a Milano e nei Comuni dell’hinterland, e lavoratori dell’Amsa e di altre società del comparto igiene ambientale in presidio davanti alla sede di Assolombarda, in via Pantano. Lo sciopero nazionale di ieri contro "una flessibilità senza regole" è stato proclamato dopo il fallimento di 28 mesi di trattative per il rinnovo del contratto collettivo.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fiadel hanno organizzato un presidio unitario in via Pantano, primo passo di una mobilitazione che si rivolge anche alla politica. Hanno esposto striscioni, davanti alla sede dell’associazione degli industriali, con scritte come: "Abbiamo indossato la paura e il coraggio, e siamo sempre gli stessi". Un riferimento all’impegno nel periodo della pandemia di un settore che non si è mai fermato, e ha continuato a garantire l’igiene e la pulizia in spazi pubblici e privati. "Sono più di due anni che a questi lavoratori non viene rinnovato il contratto collettivo nazionale – denunciano i sindacati – sono lavoratori che garantiscono un servizio pubblico indispensabile per la tenuta della nostra società, e che in questi mesi di pandemia non si sono mai fermati. Come ringraziamento le associazioni datoriali ci hanno fatto delle proposte irricevibili: meno diritti, meno soldi, meno partecipazione dei lavoratori ai processi decisionali". Una mobilitazione che ha avuto ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti porta a porta. Amsa ha comunicato, ieri mattina, "una serie di ritardi nei servizi programmati", promettendo "il ripristino dei servizi nel più breve tempo possibile".

Un tema sollevato dai lavoratori in presidio è anche quello del "dumping contrattuale": le aziende del settore, con l’obiettivo di tagliare i costi, applicano contratti come il multiservizi o quello del trasporto merci e logistica, che prevedono paghe più basse."Abbiamo cercato di portare avanti una piattaforma che rivendicasse salute e sicurezza come primo tema, ma la controparte ha semplicemente cercato un abbassamento del costo del lavoro e una precarizzazione degli orari selvaggia togliendo i limiti del part-time, parlando solo di aumento contrattuale basato soltanto sugli indici inflattivi", spiega Antonio Albrizio, segretario generale Uil Trasporti Lombardia. "Il dumping contrattuale, poi, comporta un deciso arretramento rispetto a quanto i sindacati hanno raggiunto nel corso degli anni".

Andrea Gianni