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Milano, sciopero Atm martedì 11 ottobre. Il sindaco Sala: "Era inevitabile"

Il primo cittadino dalla parte dei lavoratori dopo le aggressioni alle fermate del metrò

Milano - Martedì 10 ottobre i lavoratori di Atm hanno proclamato sciopero dalle 8,45 alle 15. Motivo? Sollevare l'attenzione sul problema della sicurezza del personale Atm, dopo le sei aggressioni avvenute in pochi giorni nelle stazioni della metropolitana di Milano. L'ultimo episodio risale all'altra notte quando due lavoratori sono stati feriti a calci e pugni alla fermata di Cascina Gobba da un giovane poi fermato e denunciato dalla Polizia. Lo sciopero è stato indetto dalla maggior parte dei sindacati: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Autoferrotranvieri e Orsa. Si prevede una massiccia partecipazione con inevitabili disagi per i pendolari. L'astensione dal lavoro non interesserà le fasce di garanzia: 6-9 e 18-21

Sullo sciopero è intervenuto anche il sindaco Beppe Sala che ha manifestato comprensione per i lavoratori: "Purtroppo crea disagi ai milanesi ma era inevitabile". Il primo cittadino ha aggiunto che gli incontri per la sicurezza per la sicurezza con il prefetto e il questore "stanno continuando" ma "il tema è sempre quello di avere più persone" per i controlli, anche se "chi si comporta in modo violento rischia troppo poco".

"Nell'ultima aggressione - continua il sindaco di Milano - la persona in oggetto ha aggredito il nostro personale la mattina, l'hanno portato in questura e poi l'hanno rilasciato e il pomeriggio ha compiuto una nuova aggressione. Qui nessuno vuole immaginare che ci sia il pugno di ferro, ma rimane il fatto che uno che oggi decide di essere violento rischia pochissimo. Mi dispiace per il disagio dei milanesi perché uno sciopero così crea problemi ma è inevitabile".