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Sciopero di 23 ore a Milano: disagi per i pendolari di Trenord

I pendolari della Lombardia subiranno disagi a causa dello sciopero di 23 ore indetto dai sindacati, con ripercussioni sui treni regionali, suburbani e aeroportuali. L'azienda non ha convocato i sindacati per un confronto.

Sciopero di 23 ore a Milano: disagi per i pendolari di Trenord

Una nuova giornata di disagi per i pendolari di Trenord, con lo sciopero regionale di 23 ore indetto dai sindacati Orsa, Uil Trasporti, Fast e Faisa Cisal. Per l’intera giornata di domani, comunica la società di trasporti, potrebbero esserci "ripercussioni sulla circolazione dei treni regionali, suburbani e sui collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona". Negli orari 6-9 e 18-21 circoleranno i treni indicati nella lista delle corse garantite, disponibile su trenord.it. Saranno previsti autobus sostitutivi, senza fermate intermedie, per le corse non effettuate tra Milano Cadorna e Malpensa e tra Busto FS e Malpensa.

"I pendolari della Lombardia ancora una volta saranno costretti a subire disagi a causa del comportamento irresponsabile del management di Trenord che avrebbe potuto evitare la nostra azione di sciopero", spiega il segretario Uil Trasporti Angelo Cotroneo che ricorda come l’astensione, con al centro una serie di richieste "inascoltate", sia stata comunicata lo scorso 19 luglio. E da allora l’azienda non ha mai convocato i sindacati per un confronto. "Pensavamo – prosegue – che il ministro Salvini, sempre particolarmente attento, a suo dire, alle dinamiche delle aziende controllate dalla Regione Lombardia, fosse attento anche alla qualità del servizio offerto ai cittadini. Lo stallo politico e l’immobilismo manageriale a cui stiamo assistendo ci obbliga ad utilizzare, nel rispetto delle regole, l’unico strumento a nostra disposizione, lo sciopero". Una posizione sostenuta anche dal capogruppo del M5s al Pirellone, Nicola Di Marco: "Il muro contro muro contrapposto dall’azienda alle esigenze manifestate dalle rappresentanze dei lavoratori, fatte pervenire con dovuto anticipo a metà luglio, costerà ai cittadini lo sciopero".

A.G.