Una piattaforma composita per uno sciopero che potrebbe causare qualche disagio anche ai cittadini milanesi sulle linee Atm, della metropolitana e in superficie. Per venerdì prossimo, l'11 novembre, il sindacato USB Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 4 ore, che interesserà anche i lavoratori del gruppo Atm. L'agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana sarà possibile nella fascia oraria dalle 8.45 alle 12.45.
A subire cancellazioni e variazioni possono essere anche alcune linee ferroviarie. In particolare i collegamenti regionali e suburbani che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna - da e per Saronno (S3), Canzo/Asso, Novara Nord, Como Lago, Varese/Laveno, Camnago L. (S4) - e la linea Brescia-Iseo-Edolo. Possibilità di disagi per i pendolari anche sulle linee S1 Saronno-Milano passante-Lodi, S2 Mariano Comense/Seveso-Milano Rogoredo, S9 Saronno-Seregno-Albairate, S13 Milano Bovisa-Pavia. Saranno coinvolti anche i servizi aeroportuali Malpensa Express su Milano Cadorna e Milano Centrale e S50 Malpensa Aeroporto-Bellinzona.
Lo sciopero, si legge in una nota di Atm, è stato indetto per "la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi e energia, congelamento e calmiere dei prezzi di beni primari e combustibili; blocco delle spese militari e dell'invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per tutti i servizi pubblici essenziali; il superamento dei penalizzanti salari d'ingresso garantendo l'applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti; la necessità di modificare il criterio che vede bruciare soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato".
E, ancora, fra i motivi della protesta ci sono "la sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione del reato di omicidio sul lavoro; il salario minimo a 10 euro l'ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato; il libero esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali; una legge sulla rappresentanza che superi il monopolio costruito sulle complicità tra le Organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali di categoria".