NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, sciopero della polizia locale nel giorno del doppio show di San Siro

Sulpl e Usb proclamano l’astensione dal lavoro il 30 giugno contro la riforma dei notturni. È l’unica serata con due concerti in contemporanea al Meazza e all’Ippodromo: Max Pezzali e Tedua

Sciopero della polizia locale proclamato il 30 giugno (foto di archivio)

Milano – La data non è stata scelta a caso. Anzi. Il Sulpl e l’Usb hanno proclamato lo sciopero della polizia locale per l’intera giornata del 30 giugno. Quella sarà la serata più complicata per la gestione della viabilità in zona San Siro, visto che è l’unica data dell’estate musicale milanese che vedrà due appuntamenti in contemporanea: al Meazza si esibirà Max Pezzali, mentre all’Ippodromo, dall’altra parte di via Diomede, andrà in scena lo show di Tedua.

L’assenza dei ghisa rischia quindi di rendere estremamente caotico, per non dire ingestibile, l’afflusso e il deflusso degli spettatori dei due eventi. Non basta: nel pacchetto formalizzato ieri dalle due sigle è compreso pure il blocco degli straordinari tra il 24 e il 30 giugno, nella settimana in cui sono previsti allo stadio due spettacoli di Sferaebbasta e uno dei Club Dogo e all’Ippodromo del Galoppo gli appuntamenti con Doja Cat e Tedua.

La vertenza al centro della contesa con il Comune è sempre quella che riguarda la riorganizzazione del Corpo e che già negli scorsi mesi ha vissuto di agitazioni annunciate in occasione di partite di calcio (Serie A e Champions League) o grandi eventi (Salone del Mobile) e di precettazioni o differimenti disposti dalla Prefettura proprio per garantire la presenza dei vigili nella gestione della circolazione stradale; solo una delle mobilitazioni si è alla fine concretizzata, a gennaio per Milan-Roma. Ora Sulpl e Usb ci riprovano, a valle del tentativo di conciliazione fallito quattro giorni fa a Palazzo Diotti. In tempi diversi, Cgil, Cisl, Csa e Uil hanno firmato una pre intesa con l’amministrazione, che prevede un surplus annuale in busta paga di 1.500 euro a persona nel 2024, un incremento di alcune indennità e la predisposizione di un progetto per l’incremento delle pattuglie negli orari più critici.

“Congelata” la questione più spinosa, quella che riguarda i coefficienti di uscita dai turni serali e notturni (quota 70 nella somma tra età anagrafica e anzianità di servizio nel primo caso e quota 60 nel secondo). Il vero pomo della discordia tra Palazzo Marino e i ghisa, sin dall’autunno del 2023. Ed è proprio su questo aspetto che si è consumata la rottura del fronte dei lavoratori: Sulpl e Usb avrebbero voluto un chiaro impegno da parte del Comune a togliere quella questione dal tavolo, ma la frase richiesta non è stata inserita nel documento finale. Di conseguenza, i rappresentanti delle due sigle hanno deciso di non sottoscrivere la bozza di accordo e di ripartire con la mobilitazione. "Pur rivendicando l’innegabile necessità di veder aumentare il salario, non anteporremo mai l’interesse economico alla salute e alla sicurezza", si legge nel volantino inviato ai ghisa. Da qui la decisione di scioperare "contro l’arroganza di questa amministrazione". "Non ci fermeremo, andremo avanti per difendere il mandato assembleare", chiarisce il segretario del Sulpl Daniele Vincini.