Milano, 20 maggio 2024 – Disagi in vista per chi deve spostare in città: domani, martedì 21 maggio, a Milano e nel resto d'Italia ci sarà uno sciopero dei taxi di 14 ore. I tassisti incrociano le braccia per protestare contro la possibilità che si aumentino le licenze, come sta avvenendo nel capoluogo lombardo, e contro il presunto immobilismo del Governo Meloni sulla vicenda. Ecco tutte le informazioni.
Gli orari
La protesta, come specificato dalle sigle Unica Cgil, Fast, Ugl, Uti, Tam, Claai Unione artigiani, Satam, Or.s.a. taxi, Uritaxi, Atlt, Ati taxi, Sitan/Atn, Usb taxi, Unimpresa, Federtaxi cisal, partirà alle 8 e si concluderà alle 22. La protesta verrà svolta garantendo comunque il servizio di trasporto sociale per anziani, portatori di handicap e malati. Lo stop di 14 ore verrà accompagnato da una grande manifestazione a Roma.
“Futuro del settore a rischio”
“Come anticipato una decina di giorni fa, quando purtroppo non sono arrivate rassicurazioni dopo l'incontro al Ministero sull'emanazione dei decreti attuativi del DPCM Piattaforme – ha sottolineato Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 024040, il più grande radiotaxi di Milano - come categoria non possiamo far altro che confermare lo sciopero per la giornata di domani 21 maggio. Una mobilitazione nazionale che auspichiamo sarà una grande manifestazione, in grado di far comprendere quanto in questo momento più di altre volte, il settore e il futuro del trasporto pubblico non di linea siano a rischio. Un pericolo che potrebbe causare enormi difficoltà a migliaia di lavoratori e le loro famiglie se non s'interverrà celermente".
Uiltrasporti: “Inconcludente l’incontro con il Ministro Urso”
“L'incontro avuto con il ministro Urso è stato meramente interlocutorio e non ha prodotto nessun risultato concreto. Una situazione che ha reso necessaria la dichiarazione di sciopero nazionale per il giorno 21 maggio 2024 dalle 8 alle 22”, avevano fatto sapere, qualche giorno fa, il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Marco Verzari della Uiltrasporti commentando la riunione al Mimit sulla questione taxi.
“Il ministro - avevano proseguito - ha di fatto scaricato le responsabilità al ministero dei Trasporti sullo stallo dei testi dei decreti attuativi e del Dpcm dei quali, ad oggi, non è dato conoscere i testi definitivi, e non ha fatto pienamente chiarezza circa l'incontro che si è tenuto al ministero con il capo globale di Uber. I decreti sul Registro Elettronico Nazionale e sul Foglio di servizio, nonché il Dpcm per la regolamentazione delle Piattaforme Elettroniche, sono fondamentali per il riordino del settore che attualmente vede un altissimo tasso di abusivismo favorito dalla mancanza di regole certe per tutti”.