Rho (Milano) – Una città incredula e sgomenta di fronte a quanto accaduto. La notizia del 17enne Giuseppe Marsichina, disperso nel torrente Masino in provincia di Sondrio, ha lasciato senza parole la cittadina in provincia di Milano. Gli amici si sono riuniti tra chat e social per condividere la drammatica notizia e chiedersi chi l’aveva visto l’ultima volta. Ragazzi sconvolti dalla tragedia, che non se la sentono di parlare e raccontare qualcosa in più del loro amico che da due giorni è disperso dopo un tuffo nel torrente Masino. Un gesto forse un po’ avventato, viste soprattutto le condizioni di piena del torrente, causate dalle piogge e dagli scioglimenti dei ghiacciai, ma certo dettato dalla spensieratezza dei 17 anni e dalla voglia di rinfrescarsi dal caldo di questi giorni, in cui è scoppiata l’estate. Per ora non ci sono novità, le ricerche continuano incessantemente, coordinate dai vigili del fuoco e i militari del soccorso alpino della Guardia di finanza. Con loro i sub dei vigili del fuoco di Torino che continuano le immersioni.
A Rho la notizia del ragazzo addolora profondamente tutti coloro che conoscono lui e la famiglia: Giuseppe era il primo di quattro figli, una ragazza e due bambini. "Ho appreso con profonda tristezza della tragica scomparsa di Giuseppe. Come sindaco e a nome di tutta la Giunta, ci stringiamo alla famiglia e le inviamo un grande abbraccio, pronti a rimanerle accanto per qualsiasi necessità", spiega il sindaco di Rho Andrea Orlandi. A conoscere lui e la famiglia, in particolare i fratellini del ragazzo, è il personale dell’oratorio San Giovanni di Rho, dove i due fratelli più piccoli hanno partecipato al campo estivo finito la scorsa settimana. Il gruppo pastorale si è riunito da ieri in preghiera perché il giovane venga presto ritrovato.
"Lo conoscevamo di vista, un ragazzo pieno di vita, di grinta, è una vera tragedia quello che è successo", continuano altri cittadini. Da ieri in Valmasino anche i genitori del ragazzo e alcuni amici, che stanno seguendo da vicino le operazioni di ricerca di Giuseppe. Oltre l’elisoccorso che sorvola la zona del torrente, ci sono anche tre droni e delle telecamere a immersione che si aggiungono ad altri strumenti per scandagliare il fondo del torrente.