MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Scontro sul superbonus. Mille famiglie nel degrado. Via alla raccolta di firme

Il centrodestra: macché campagna elettorale, noi al fianco dei concittadini. Di Marco (5 Stelle): "Emergenza sociale, intervengano sindaco e prefetto".

Il centrodestra ha dato vita auna raccolta di firme per chiedere un Consiglio comunale «aperto»

Il centrodestra ha dato vita auna raccolta di firme per chiedere un Consiglio comunale «aperto»

Lo scaricabarile della politica sulle "responsabilità" di quanto accade a Pieve a causa del Superbonus 110% (sisma bonus e ecobonus) entra nel vivo dopo quattro anni di cantieri abbandonati. Nella sola Pieve ci sono oltre mille famiglie alle prese con cantieri eterni, palazzine distrutte, degrado totale a causa dei lavori che avrebbero dovuto essere terminati nel giro di 9 mesi. Ieri in piazza è sceso il centrodestra che, raccolte le proteste degli inquilini, hanno dato vita a una raccolta firme per chiedere un consiglio comunale aperto. E oggi si replica in piazza Peppino Impastato: "Siamo stati accusati di campagna elettorale perché stiamo raccogliendo le proteste dei cittadini - spiega Vasile Romano, consigliere comunale di opposizione - a meno che chi amministra Pieve non ci nasconda qualcosa, qui da noi si vota nel 2027. Siamo molto preoccupati per il futuro delle case dei nostri concittadini e svolgiamo il nostro ruolo. Semmai chi ha inaugurato i cantieri indossando la fascia tricolore prima delle scorse elezioni aveva questo intento -. E oggi continua a ribadire che il Bonus 110% è una questione privata. Assolutamente no. È una questione sociale e gli amministratori devono essere al fianco delle famiglie".

Dall’altra parte politica invece si punta il dito contro le decisioni dell’attuale Governo. "Ho chiesto - dice Nicola Di Marco, consigliere regionale dei 5 Stelle - che i comitati inquilini siano ascoltati durante una seduta congiunta delle commissioni Attività Produttive e Casa, nell’ambito delle enormi criticità relative al blocco dei lavori, nei complessi di via dei Pini ai numeri civici 4, 6 e 7. Un’emergenza economica e sociale che riguarda circa 900 famiglie, costrette a vivere nel degrado da quattro anni. Oltre ai rappresentanti degli inquilini ho chiesto che intervengano anche il sindaco di Pieve e il prefetto di Milano Sgaraglia. Condivido infatti la richiesta dei cittadini di poter essere ascoltati dalle istituzioni, che ritengo abbiano il dovere di seguire la vicenda non solo in ambito locale, ma soprattutto in ambito regionale dal momento che le scellerate politiche del Governo riguardo le detrazioni fiscali relative agli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, stanno causando enormi danni in tutta la regione".