MONICA AUTUNNO
Cronaca

“Non mi funziona la carta, torno dopo”: caccia al maratoneta del pranzo a scrocco nei ristoranti

Prima il pasto a menù fisso poi la promessa: “Vado a prendere i soldi e ritorno”. Per poi sparire nel nulla. Almeno una quindicina i “colpi” messi a segno in locali, trattorie e snack bar nella zona al confine tra Milano e Brianza

Prima il pranzo poi se ne va senza pagare (foto di archivio)

Prima il pranzo poi se ne va senza pagare (foto di archivio)

Bellinzago Lombardo (Milano) - Un pranzo al ristorante a prezzo modesto, poi la scusa: "non mi funziona la carta, torno più tardi", e si dilegua nel nulla. Sarebbero già parecchi, almeno una quindicina se non di più, i "colpi" messi a segno da un (ancora per poco) anonimo maratoneta del pranzo a scrocco che nelle scorse settimane è entrato in azione in ristoranti, trattorie e snack bar di un'area allargata, dalla Martesana ai confini della Brianza.

L'identità dello sconosciuto, un uomo di mezza età residente in altra zona e 'trasfertista' per i pranzi, sarebbe stata già ricostruita dai Carabinieri grazie alle segnalazioni e testimonianze degli esercenti beffati. Per una formale denuncia occorrono però le querele di parte, per ora, a quanto risulterebbe, pervenute con il contagocce. La tecnica impiegata, più o meno, sempre la stessa.

"E' entrato a mezzogiorno - così un addetto di uno dei ristoranti visitati, un gettonatissimo giapponese in zona Villa Fornaci - e ha consumato un pranzo a prezzo fisso. Poi ha detto che non gli funzionava la carta, e che doveva andare a prendere i soldi. Voleva lasciarci la copia di un documento a garanzia, non l'abbiamo accettata. E non si è più visto. Ovviamente abbiamo avvisato le forze dell'ordine". Stessa tecnica, o quasi, impiegata in locali di Cernusco, Pessano con Bornago e, parrebbe, ai confini con l'area del Vimercatese.