MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Scuola, allarme droga e bullismo a Milano

Campagne di sensibilizzazione, percorsi formativi e d’informazione, una rete tra le istituzioni che avrà come punto di riferimento un tavolo ad hoc

TAVOLO Il questore Marcello Cardona, il giudice Maria Carla Gatto, il vicesindaco Anna Scavuzzo e il prefetto Luciana Lamorgese

Milano, 2 giugno 2018 - Campagne di sensibilizzazione, percorsi formativi e d’informazione, una rete tra le istituzioni che avrà come punto di riferimento un tavolo ad hoc. Ma non solo. Contro bullismo, cyberbullismo e uso di droghe e alcol nelle scuole si schierano la Prefettura, il Comune e la Città Metropolitana di Milano, il Tribunale per i minorenni e la Procura, l’Ats e l’Ufficio scolastico territoriale di Milano, che ieri hanno sottoscritto un protocollo d’intesa a cui aderiscono i vertici delle forze dell’ordine. Si formalizza una collaborazione che già esiste e che ora punta più in alto «a livello operativo», sottolinea il prefetto Luciana Lamorgese. Il senso lo spiega Roberto Proietto, dell’ufficio scolastico regionale: «Immaginiamo i ragazzi come degli acrobati. Il rischio che possano cadere c’è, e noi tutti rappresentiamo la rete pronta a sostenerli».

Rischio da non sottovalutare, considerando i dati rilevati tra la popolazione scolastica milanese: secondo Hbsc (Health Behaviour in School Aged Children) Lombardia il consumo eccessivo di alcolici coinvolge il 15 per cento degli studenti tra 11 e 15 anni; a 11 anni il 3,9 per cento si è ubriacato almeno una volta, l’8,7 per cento a 13 mentre a 15 anni la percentuale aumenta fino al 37 per cento. Duro a morire il «binge drinking», abbuffata alcolica. Ancora, i dati del sondaggio dell’Ats evidenziano come nelle scuole superiori di Milano il 40 per cento degli studenti, contro la media regionale del 26,5, entri in contatto con la droga. Il 4 per cento già alle medie. Situazione non confortante neppure sul fronte bullismo e dipendenze on line: la Casa pediatrica dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco, su 1.200 casi gestiti, rileva problemi come dipendenza da internet e ricatti a sfondo sessuale on line (15 per cento), nottate trascorse tra social network e serie tv, alienazione da smartphone (40 per cento), cyberbullismo e cyberstalking (45 per cento).

Secondo i dati del Rapporto 2016 dell’Istituto italiano di ricerca, il 52,7 per cento dei ragazzi tra 11 e 17 anni nel corso dell’anno subisce forme di abuso. Una percentuale che sale quando scende l’età: 55,6 per cento tra le femmine e 53,3 tra i maschi 11-13enni. Il Protocollo rappresenta la «sintesi operativa» di tutte le attività che si svolgono a Milano e provincia per contrastare questi fenomeni. La Prefettura si impegna a costituire un tavolo interistituzionale. Per promuovere la cultura della legalità, con campagne e incontri nelle scuole, sono in prima linea la polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri e il Corpo della Guardia di Finanza. Il Comune – con la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore all’Educazione Laura Galimberti – garantisce il supporto della polizia locale e attività di formazione. Attivi pure il Tribunale e la Procura per i minorenni. Il procuratore Ciro Cascone rimprovera gli adulti «che hanno mitizzato a poco a poco l’uso delle droghe e delle tecnologie creando confusione per i ragazzi».