NICOLA PALMA
Cronaca

Il Ministero dell’Istruzione condannato a pagare 6 milioni per il no alla riqualificazione di due scuole di Milano

I progetti per i poli di via Sant’Abbondio 27 e via Rimini 25 depennati dall’elenco dei finanziamenti Pnrr. I giudici: "Errori nei punteggi e nella qualificazione degli interventi". Nuova graduatoria o risarcimento

Il polo scolastico di via Rimini 25/8 è abbandonato da anni

Il polo scolastico di via Rimini 25/8 è abbandonato da anni

Milano – I progetti di riqualificazione delle scuole di via Sant’Abbondio 27 e via Rimini 25 sono stati ingiustamente esclusi dall’elenco degli interventi finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tar e disposto la riassegnazione dei punti originari; nel caso, molto probabile, in cui non ci siano più i tempi per rivoluzionare la graduatoria, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà risarcire al Comune il danno, pari al valore del finanziamento mai erogato. Vale a dire: 6 milioni di euro.

La storia inizia il 22 marzo 2021, quando il Miur approva un avviso pubblico legato a richieste di contributo "per progetti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei Comuni destinati ad asili nido e a scuole dell’infanzia".

Piazza Scala si iscrive alla corsa con due progetti: "bonifica e demolizione dell’edificio di via Sant’Abbondio 27" (6 milioni di importo, di cui 3 di finanziamento) e "realizzazione di un nuovo polo dell’infanzia Scuola materna di via Rimini 25/8" (6 milioni di importo, di cui di finanziamento). Il 2 agosto 2021 viene approvato l’elenco degli enti partecipanti, con indicazione del punteggio attribuito e individuazione provvisoria degli enti assegnatari; nello stesso decreto si specifica che il piano è confluito nel Pnrr. Il 3 ottobre 2022 arriva la doccia fredda: Milano è fuori. Perché? Il punteggio iniziale di 67 è stato abbassato a 47. A quel punto, il Comune si rivolge al Tar del Lazio, contestando le ragioni che hanno portato alla decurtazione di 20 punti. Di questi, 15 sono spariti perché il Ministero ha considerato come bacino d’utenza non il numero di bambini da 3 a 6 anni residenti nell’area, bensì il numero di bambini che avrebbero frequentato l’istituto. La riduzione di altri 5 punti va attribuita al fatto che il Miur ha riqualificato l’intervento di via Rimini da "realizzazione di polo dell’infanzia" a "demolizione e ricostruzione", stigmatizzando la mancata presentazione alla Regione della richiesta di avvio dell’iter amministrativo. Per Palazzo Marino, la decisione è errata su tutti i fronti, ma il Tar respinge l’istanza.

Ora, però, è arrivato il ribaltone del Consiglio di Stato, che ha accolto in toto il ricorso del Comune. Per quanto riguarda il bacino d’utenza, il collegio presieduto da Marco Lipari ha chiarito che, nonostante l’avviso pubblico fosse chiarissimo sul punto, il Ministero ha "arbitrariamente ritenuto" di prendere in considerazione la "sola utenza" dei due istituti, "così indebitamente riducendo portata e significato del credito adottato". Miur bocciato pure sulla questione della mancata richiesta alla Regione: "La riqualificazione della proposta ( di via Rimini, ndr ) è doppiamente illegittima, innanzitutto perché il Ministero ha indebitamente ritenuto di prescindere dalla valutazione nel merito degli interventi proposti, adducendo un motivo meramente formale". Di più: i tecnici non hanno considerato "che la carenza procedurale non era addebitabile al Comune, ma alla mancanza di una programmazione generale a monte, della quale, almeno in parte, era lui stesso responsabile". Conseguenza immediata: i punti tornano 67, con modifica della classifica finale. Nel caso non sia possibile, il Ministro dovrà risarcire. Quanto? "La quantificazione della somma è agevole – chiosano i giudici – perché corrisponde al valore del finanziamento che sarebbe spettato alla parte appellante, laddove la procedura competitiva fosse stata correttamente amministrata e portata a termine". Il conto è facile: 3 più 3 fa 6. Milioni.