di Francesca Grillo
Un argomento delicato ma importante. Trattare di sessualità, soprattutto tra ragazzi "è ancora un tabù nel nostro Paese e lo è ancora di più per i giovani con disabilità – racconta Rosa Palone, assessore al Welfare –. Il progetto che abbiamo promosso e finanziato è a sostegno delle famiglie con ragazzi disabili per aiutarli ad affrontare il tema della sessualità. Un bisogno naturale di cui nessuna istituzione si occupa, così il disagio rimane inascoltato all’interno dei nuclei familiari che non sanno come aiutare i propri figli. Il percorso è un piccolo passo per iniziare a fare qualcosa di utile per sostenere i genitori che si trovano a vivere queste difficoltà". Il progetto, patrocinato dal Comune, nasce da un’idea di Patrizia Cribiori, direttrice della scuola Studio danza e responsabile dell’associazione “Ugualmente artisti”. "Da mamma – commenta Cribiori – ho pensato spesso a quanto sia difficile affrontare i temi di affettività e sessualità. Confrontandomi con alcuni genitori di Ugualmente artisti, l’associazione che condivide esperienze di danza, canto e recitazione per bambini e ragazzi disabili, mi sono resa conto di quanto le difficoltà aumentino per ragazzi con problemi cognitivi che spesso non sanno come gestire stati d’animo e impulsi. La pedagogista che seguirà il progetto ha creato il percorso Disex dedicato proprio a loro".
Sarà la consulente pedagogica Sara Balducci a tenere gli incontri gratuiti, i primi lunedì 29 novembre e lunedì 13 dicembre, alle 20.30 in Cascina Robbiolo, aperti a tutti i genitori con figli con disabilità cognitiva. In seguito, partirà il progetto dedicato ai giovani che in piccoli gruppi potranno ascoltare i consigli dell’esperta che spiegherà i cambiamenti del corpo e li aiuterà a gestire le loro emozioni. La specialista che seguirà il percorso “Sessualità e affettività nella disabilità cognitiva” ha creato il progetto “Disex”: "Il tema della sessualità in contesti educativi con persone con disabilità è attuale, complesso e importante. Il dibattito – spiega la pedagogista – è ricco di stimoli e più aumenta la consapevolezza di questo bisogno fondamentale, più si percepisce con urgenza il bisogno di prendersene cura. Disex sostiene che il legittimo riconoscimento della sessualità di una persona, con la possibilità di avere relazioni interpersonali, sia prima di tutto una risorsa di sviluppo e crescita individuale. Per questo, i genitori e anche gli operatori del settore vanno sostenuti per prendersene carico".