NICOLA PALMA
Cronaca

Sedicenne accoltellato alla schiena

Viale Molise, ferito con un coccio di bottiglia. Minore non accompagnato, è stato affidato ai Servizi sociali

di Nicola Palma

Un ragazzo a terra, ferito alla schiena e al braccio. Nessuno attorno a lui. La storia di un minore non accompagnato vagabondo a Milano si intreccia all’improvviso con il film di un’aggressione ancora tutto da ricostruire. La triste vicenda di uno dei tanti giovanissimi fantasmi che girano senza meta per la città si complica ancor di più, per via di un raid forse scattato al culmine di un litigio in strada. In passato, J.M., nato in Spagna nell’ottobre di sedici anni fa ma di origine marocchina, si è ferito da solo, forse per disperazione, ma non dovrebbe essere il caso di ieri notte.

Manca un quarto d’ora all’una, siamo in viale Molise 66, a due passi dall’ex macello diventato dimora di senzatetto e disperati (lì fino a poche settimane fa dormivano anche i sette bulgari sfruttati per l’elemosina da una coppia di connazionali fermati dalla polizia per riduzione in schiavitù). L’adolescente, che per fortuna non è grave e rimarrà sempre cosciente durante le operazioni di soccorso dei sanitari del 118, dice ai carabinieri del Radiomobile di essere stato preso alle spalle da uno sconosciuto, descritto come probabilmente nordafricano, e di essere stato colpito con un coccio di bottiglia. Il motivo? Nessuno, sostiene lui, visibilmente ubriaco. Per fortuna, i fendenti non hanno provocato lacerazioni profonde: trasportato al pronto soccorso del Policlinico, è stato dimesso già ieri mattina e affidato dai militari ai Servizi sociali del Comune. Degli accertamenti investigativi si stanno occupando in queste ore gli investigatori del Nucleo operativo della Compagnia Monforte, coordinati dal capitano Silvio Maria Ponzio: i precedenti recenti di autolesionismo lasciano pensare a un gesto volontario, anche se in quest’occasione il sedicenne non si sarebbe inferto da solo i fendenti a schiena e braccio.

Il punto in cui è avvenuto l’agguato non è coperto da telecamere di videosorveglianza, ma i carabinieri setacceranno comunque tutta la zona a caccia di qualche occhio elettronico che possa aver ripreso l’arrivo o la fuga del presunto accoltellatore. J.M. ha assicurato ai militari di non conoscere il motivo del blitz; tuttavia sembra verosimile il contrario e in particolare che tutto sia nato da una banale discussione degenerata in violenta aggressione. Se questa ipotesi fosse fondata, l’accoltellatore potrebbe essere una persona che frequenta abitualmente la zona di viale Molise.