Segrate (Milano) - Altre due bombe trovate nel cantiere della ferrovia. Ipotesi di disinnesco il prossimo 10 luglio. Verosimilmente gli ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, saranno fatti brillare di notte e saranno evacuate alcune residenze intorno all’Idroscalo. Non trova pace il cantiere del maxi scalo merci italo svizzero, dove solo all’inizio di maggio era stata fatta brillare un’altra bomba trovata durante gli scavi sotto due metri di terra. Nei giorni scorsi gli operai al lavoro nella zona ne hanno rinvenuti altri due. Questa volta però gli ordigni sono stati ritrovati quasi al confine con Milano e pare siano identici a quello precedentemente rinvenuto, per questo la zona interessata all’emergenza sarà quella più vicina al confine milanese.
Ora sono in corso altri accertamenti per qualificare gli ordigni, che sarebbero della stessa manifattura del primo, ma ancora non è stato confermato questo elemento, in modo poi da valutare quando disinnescarli. Questa volta, per evitare troppi problemi alla circolazioni dei treni e alla viabilità stradale, gli esperti stanno ipotizzando di farlo di notte e una data sarebbe anche stata individuata: il 10 luglio. In campo ci saranno gli specialisti del 10° reggimento Genio Guastatori con sede a Cremona, responsabili delle operazioni di bonifica nella regione Lombardia, sotto il coordinamento del Comando Truppe Alpine di Bolzano. In movimento si è messa già anche la macchina organizzativa della Prefettura, che dovrà stabilire le modalità d’intervento e la chiusura della strade intorno all’Idroscalo, quanti e quali famiglie evacuare a scopo cautelativo e di conseguenza predisporre dei centri di accoglienza ; si parla dei residenti della zona del Luna park.
Dall’inizio dell’anno gli artificieri hanno già neutralizzato 120 ordigni e lo scorso anno ne hanno distrutti, facendoli brillare, altri 809. Quindi per i residenti di Segrate si prospetta un nuovo “bomba day“, dopo quello del 2 maggio scorso, quando col fiato sospeso sono rimasti i residenti di Redecesio e del Village, sfollati per motivi precauzionali. In quell’occasione furono allestiti due centri di ricovero e le operazioni si svolsero senza alcun problema.