Segrate (Milano), 9 novembre 2022 - Tragedia stamattina al Residence Linate di Segrate, a poca distanza dall'aeroporto di Linate. Un ragazzo di 21 anni, Pietro Caputo, è morto a seguito di intossicazione da monossido di carbonio mentre si trovava all'interno della struttura, in via Carducci 7. Un altro giovane, 24 anni, Francesco Mazzacane è stato invece trasportato in gravi condizioni al Fatebenefratelli. I due sono stati soccorsi da personale Areu, intervenuto con due ambulanze e altrettante automediche, attorno alle 12.25. Ma per il 21enne era già troppo tardi quando i sanitari sono arrivati sul posto. La coppia abitava nell'appartamento al piano terreno del residence, proprio sopra il vano caldaia da cui sarebbe partita la fuga di monossido.
Caldaia sequestrata, "omicidio colposo"
La Procura di Milano ha disposto il sequestro del locale caldaia dal quale sarebbe partita, stando ai primi accertamenti, la fuga di monossido di carbonio. Dopo che avrà ricevuto i primi atti da vigili del fuoco e carabinieri, che stanno indagando, il pm di turno Luigi Luzi, oltre a disporre l'autopsia, aprirà un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose. Un'eventuale consulenza, che potrebbe essere disposta sempre dalla Procura, servirà ad accertare nel dettaglio se la causa delle esalazioni di monossido sia stata un guasto alla caldaia, come si ipotizza al momento. Con gli accertamenti nell'indagine saranno valutate le eventuali responsabilità dei titolari del residence e dei responsabili della sicurezza della struttura. E con iscrizioni, anche a garanzia, per tutte le analisi che serviranno.
La vittima
La vittima, di origini campane, era arrivato lo scorso 3 novembre a Segrate, per venire a trovare il compagno, dipendente dell'Esselunga che dallo scorso ottobre abitava nel residence convenzionato con la catena della grande distribuzione Per il 21enne non c'è stato nulla da fare, mentre il 24enne è ricoverato in pericolo di vita al Fatebenefratelli.
Trovati agonizzanti in casa
I due ragazzi sono stati trovati agonizzanti da alcuni amici al piano terreno del residence. Lo hanno reso noto i carabinieri, intervenuti sul posto con i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. Secondo quanto ricostruito dai militari della compagnia di San Donato Milanese, che coordina le indagini, i genitori dei giovani, preoccupati perché non avevano notizie, hanno contattato alcuni amici che abitano a Milano affinché verificassero che i figli stavano bene. Ma quando sono arrivati sul posto, gli amici della famiglia hanno trovato i ventenni agonizzanti in casa e allertato i soccorsi.