Selfie notturni con la Madonnina. L’impresa dello scalatore fuorilegge. Ai fan: "Condividete sui social"

Foto e video pubblicati ieri su Instagram. Lo stesso ragazzo è salito su Teatro Ariston e Castello Sforzesco

Selfie notturni con la Madonnina. L’impresa dello scalatore fuorilegge. Ai fan: "Condividete sui social"

Selfie notturni con la Madonnina. L’impresa dello scalatore fuorilegge. Ai fan: "Condividete sui social"

di Marianna Vazzana

Selfie notturni accanto alla Madonnina, sospeso sulla città aggrappato alla guglia con tanto di dito medio a favore di smartphone. È l’ultima impresa fuorilegge di un giovane milanese che colleziona “scalate“ su monumenti da pubblicare sui social. La galleria di foto con la Madonnina è comparsa ieri su Instagram, dove il ragazzo è seguito da quasi 28mila follower. E a documentare il tutto non manca il video: è notte – non si sa con precisione quando sia stato girato – e si vede la guglia maggiore ripresa dal basso, da una terrazza. Segue la salita di gradini e l’approdo in cima, con vista panoramica sulla città. Con i piedi che penzolano nel vuoto, rischiando la vita per un pugno di follower e la gloria sui social. Il ragazzo si mostra poi a torso nudo e scrive nella didascalia una frase in inglese che si può tradurre con "questa ragazza voleva tenersi la mia maglietta". Poi ai fan, in una “storia“ di Instagram, chiede di condividere il post: "Non vi ho mai chiesto niente ma oggi vi chiedo un repost". Tra i commenti c’è chi scrive "Non gli rimane più niente da scalare ormai" ma anche "Fratellino inizia a correre".

Lo scorso marzo, come un ninja invisibile, lo stesso ragazzo aveva espugnato il Castello Sforzesco. E il mese prima aveva raggiunto il tetto del Teatro Ariston durante il Festival di Sanremo. Il tentativo pare essere quello di alzare sempre di più l’asticella: "È assurdo – commenta Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento Comitati milanesi – che dei ragazzi continuino indisturbati a compiere imprese estreme di questo tipo senza che nessuno prenda provvedimenti. Rischiano la vita, hanno migliaia di follower, creano emulazione e fanno sorgere domande sulla sicurezza di certi luoghi simbolo".

Il primo a intrufolarsi senza essere visto nella cattedrale simbolo della città, il 4 luglio del 2013, era stato Maurizio Di Palma, originario di Trento: lo aveva fatto per buttarsi dal Duomo con un paracadute. Tornitore di mestiere appassionato di “base jumping“, aveva trascorso la notte sulle terrazze per poi lanciarsi all’alba planando sul pavè e poi allontanandosi in metropolitana. Ancora, tra il 25 e il 26 luglio 2016 un turista americano di 23 anni passò la notte in Duomo, dormendo sul tetto. Alla polizia raccontò di essere rimasto chiuso dentro "ma non volevo creare allarmismi. Così ho passato la notte qui". E non è finita, perché all’alba dello scorso 11 agosto due ragazzi francesi di 18 e 20 anni hanno scalato la guglia maggiore, quella da cui la Madonnina veglia sulla città. A loro è andata male, perché sono stati avvistati e poi presi in consegna dalla polizia locale.