
"Sembrava un’esplosione". Panico tra i genitori in aula
Milano – L’incubo peggiore di una madre. Flavia De Cillis, 37 anni, aveva accompagnato i suoi due bimbi a scuola quando ha sentito un forte "botto": "Sembrava il rumore di un’esplosione. Il primo pensiero è stato quello di un attentato", racconta la donna. I figli, di 6 e 10 anni, sono tra i 240 bambini evacuati, assieme a 25 fra insegnanti e collaboratori scolastici, dalla primaria di via degli Anemoni 8, dopo lo scoppio di una delle tre caldaie nel piano seminterrato, attorno alle 9.30 di ieri mattina. Nessun ferito, per fortuna.
"La più grande, che ha 10 anni, era già in classe alle 8.30, mentre il più piccolo, in prima elementare, era entrato con me verso le 9 per il quarto giorno di inserimento. Io avevo appena chiuso la porta della sua aula quando si è sentito il boato. Sono seguite scene da apocalisse. I genitori gridavano: "Prendete i bambini e scappate!”. Qualcuno diceva di aver visto del fumo, altri si lamentavano del forte odore di gas. Sono andata a prendere subito il piccolino facendomi largo tra altri cinquanta tra madri e padri, che, presi dal panico, si muovevano disordinatamente tra sedie e banchi. Appena recuperato, mio figlio mi si è avvinghiato addosso: l’ho consegnato nelle mani di mio zio, che, abitando qui vicino, si era precipitato a scuola dopo il rumore, e mi sono messa a cercare la figlia più grande nella "casetta", una struttura esterna dall’edificio, dove c’è la sua sezione".
In quei momenti, Fabio Marino, dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Narcisi, che racchiude quattro plessi, aveva già fatto scattare il piano di evacuazione: "In pochi minuti i bambini sono usciti accompagnati dai loro insegnanti e consegnati alle famiglie. La paura? Più dei genitori che dei figli", ha detto il preside. "Le insegnanti hanno avuto un atteggiamento esemplare e gli alunni dalle seconde alle quinte sono usciti in modo ordinato. Diverso il discorso per le due classi prime. Mamme e papà, ignari di quanto successo, hanno scatenato il caos. In quei momenti, però, prevalgono i meccanismi di difesa della prole: è difficile rimanere calmi e razionali", testimonia De Cillis.
Alla fine, come ricostruito in tarda mattinata dal Comune, è stato un malfunzionamento durante un intervento di manutenzione ordinaria a generare lo scoppio. "Più un rumore che altro – la conferma del preside – al punto che lo stesso tecnico che stava lavorando è salito autonomamente dal locale caldaie ed è illeso". Sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di via Sardegna ad aver messo in sicurezza l’area.
"I bambini sono stati evacuati in maniera encomiabile, nessuno di loro ha corso pericoli", ha assicurato Gianluca Alfieri, caporeparto dei vigili del fuoco. Dopo le verifiche di pompieri e tecnici comunali, in serata è arrivata la circolare del preside per il rientro in classe. Alcuni genitori, però, hanno deciso di posticipare il rientro dei figli più piccoli lunedì. "Troppo lo spavento" dicono.