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Sempre più giovani denunciano: "Il mio impegno per Cascina Ri-Nascita. Entro il 2026 daremo lavoro alle vittime"

Il bilancio di Alessandra Kustermann, da anni impegnata sul campo per aiutare le donne maltrattate "Il mio sogno è creare un luogo in cui si sentano protette e ricomincino ad essere indipendenti in tutto".

Manifestazione in Centrale contro la violenza sulle donne; sotto, la prima puntata della nostra inchiesta sugli abusi

Manifestazione in Centrale contro la violenza sulle donne; sotto, la prima puntata della nostra inchiesta sugli abusi

MILANO

Alessandra Kustermann, primaria in pensione della Clinica Mangiagalli e presidente del centro SVS-DAD (Soccorso Violenza Sessuale Donna Aiuta Donna, da lei messo in piedi trent’anni fa) è una delle donne più attive sul fronte degli aiuti alle donne maltrattate, che hanno subito violenze nelle sue varie forme.

Dottoressa, trenta codici rossi al giorno, come si può arginare l’emergenza?

"Sono stati tanti anche gli arresti e le misure cautelari richieste. L’estate porta alla luce la violenza in tutte le sue forme, anche quelle dei figli contro i genitori anziani. La solitudine e il caldo che impediscono di uscire rendono ancora più fragile la convivenza. Il rischio di violenza in famiglia è in aumento, ma il fatto che il pubblico ministero abbia un mese per chiedere la misura cautelare ha consentito risposte più rapide".

In aumento sono anche le giovanissime che denunciano.

"Questo è il dato positivo, sì, forse le donne stanno imparando a denunciare e a dare il nome di violenza a quello che subiscono. Questo è un punto importante su cui insistere".

Su questo tema lei è molto attiva con la sua Cascina Ri-Nascita che ha un importante programma di aiuto delle donne.

"Il progetto è dedicato all’ospitalità sicura e alla formazione scolastica e professionale delle donne abusate e dei loro figli".

A che punto sono i lavori?

"Siamo a buon punto direi. Abbiamo diviso il lavoro in tre step, il primo riguarda la rigenerazione e il restauro della villa padronale e dell’edificio parallelo alla strada, gli scavi per le stanze tecniche per l’accumulo dell’energia fotovoltaica e per la ristorazione, poi la costruzione del bar bistrot, oltre ai rinforzi strutturali e al tetto della stalla grande dove sarà posizionato l’impianto fotovoltaico e, all’interno, al pianterreno ci saranno un’aula didattica, la palestra e la scuola di teatro, circo, musica e cinema".

Chi accoglierà, sarà un luogo aperto?

"Accoglierà i ragazzini del quartiere e milanesi, insieme ai figli delle donne che si formeranno e lavoreranno in cascina. Per settembre 2025 apriremo con l’ospitalità per le donne e la ristorazione. A fine 2025 speriamo che sia completato anche il pianterreno della stalla grande".

Quando prevede che sarà completo?

"Entro il 2026, sono sicura che riusciremo a trovare gli ultimi 2 milioni necessari per completare i laboratori che serviranno a dare lavoro alle donne e per il maneggio coperto e l’asilo diurno per cani che darà a sua volta lavoro a quelle che amano i cani e sono disponibili a studiare le tecniche di addestramento dei cuccioli e la pet therapy".

Anna Giorgi