
"La morte di mio fratello e di Fausto è legata a tante storie di quegli anni, fatti drammatici, famiglie come...
"La morte di mio fratello e di Fausto è legata a tante storie di quegli anni, fatti drammatici, famiglie come la nostra rimaste senza giustizia". Maria Iannucci ha partecipato al ritrovo in via Mancinelli, dove il 18 marzo del 1978 furono uccisi a colpi di pistola i 18enni Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio“ Iannucci, nei pressi del centro sociale Leoncavallo, di cui erano militanti. Un duplice omicidio pianificato negli ambienti dell’estrema destra eversiva, secondo le indagini del passato, ma rimasto senza colpevoli: l’anno scorso il caso è stato riaperto, con nuove indagini precedute da un ordine del giorno del Consiglio comunale, sostenuto anche dal sindaco Sala. L’incontro, quest’anno, è stato intitolato “La verità e...la giustizia“, legato anche a casi come le morti di Pinelli e Regeni. Un ricordo dei due ragazzi attraverso musica e parole. "Siamo qui 47 anni dopo la loro morte dove sono stati uccisi - spiega Ivano Vallese, presidente dell’associazione familiari e amici di Fausto e Iaio -. I nostri morti non hanno avuto giustizia, abbiamo una verità storica ma non giudiziaria. Ci auguriamo che ora si possa fare luce". A.G.