ANDREA GIANNI
Cronaca

Senza mascherina fra gli attrezzi. Il guru del make-up bandito dalle palestre Virgin

Giuseppe Giarratana però si difende: "Ho subito anche un insulto omofobo da parte di un membro dello staff"

Giuseppe Giarratana 52 anni

La mascherina abbassata in palestra, e una discussione sfociata in una messa al bando perpetua da "tutti i club Virgin Active sul territorio nazionale" per Giuseppe Giarratana, make up artist milanese. "Ho subito anche un insulto omofobo da parte di un membro dello staff", denuncia il 52enne, che chiede la revoca del provvedimento e di poter tornare ad allenarsi nella struttura che frequenta da vent’anni in via del Vecchio Politecnico, nel cuore di Milano. Una delle palestre alle quali, da oggi, si potrà accedere solo con il green pass, che si aggiunge alle misure anti-Covid già in vigore. "La mattina del 23 luglio mi stavo allenando quando ho dimenticato di indossare la mascherina spostandomi da un attrezzo all’altro – racconta Giarratana – sono intervenuti due addetti alla manutenzione e si sono alzati un po’ i toni. A un certo punto ho sentito che uno dei due, allontanandosi, ha detto “frocio di m....“. Io allora ho deciso di non rimanere in silenzio. Più tardi il direttore mi ha chiamato, dicendo di aver deciso di interrompere il mio abbonamento, già pagato". Virgin Active nega l’insulto omofobo, e accusa invece Giarratana di aver usato "un atteggiamento poco collaborativo e un linguaggio non consono verso il nostro staff", di aver violato i protocolli anti-Covid e "basilari principi di buona condotta". Un’altra palestra della catena a Milano, tra l’altro, a giugno era stata chiusa una settimana per un focolaio. La società si dice "attenta ad adottare logiche di inclusività sociale combattendo ogni forma di discriminazione". Il make up artist, intanto, ha messo la questione nelle mani di un legale, Piero Porciani, che ha scritto a Virgin Active chiedendo "le scuse e il prolungamento dell’abbonamento per il periodo perso. Per risolvere la situazione sarebbe bastato un richiamo, e gli insulti sono intollerabili".