REDAZIONE MILANO

Sequestrati 8 milioni alla concessionaria Despar: "Danni all’erario e sfruttamento dei lavoratori"

Il presunto schema "di carattere fraudolento" messo in atto da Aspiag service srl, concessionaria del marchio dei supermercati Despar "per...

Le indagini sono condotte dalla Guardia di finanza di Milano

Le indagini sono condotte dalla Guardia di finanza di Milano

Il presunto schema "di carattere fraudolento" messo in atto da Aspiag service srl, concessionaria del marchio dei supermercati Despar "per il Triveneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna" con circa 250 punti vendita e 316 negozi affiliati, "dura da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario". Accuse al centro del decreto di sequestro preventivo d’urgenza per 8 milioni di euro emesso dal pm Paolo Storari a carico della società, con sede legale a Bolzano, per una presunta frode fiscale contestata tra il 2022 e lo scorso anno.

Indagine in cui risulta indagato l’amministratore delegato di Aspiag Christof Rissbacher, oltre ad Antonio Suma, "gestore di una serie di cooperative-serbatoi di manodopera, destinate al fallimento dopo che Suma - scrive il pm - le aveva ampiamente spogliate di ogni risorsa trasferendo il denaro su conti svizzeri". La "figura" di Suma era già emersa nelle indagini sui casi Geodis e Brt e anche in quest’ultima inchiesta su Aspiag sono venute a galla sue società, come Mag servizi e Delivery one, coinvolte nel presunto meccanismo di "somministrazione illecita di manodopera".

Al centro dell’indagine condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, come molte altre coordinate dalla Procura milanese che hanno messo sotto la lente logistica, vigilanza privata e grande distribuzione, il "fenomeno della somministrazione illecita di manodopera" e i cosiddetti "serbatoi" di lavoratori.

In particolare, dalle indagini, che hanno accertato anche l’utilizzo di presunte false fatture, è emerso che i rapporti di lavoro "con la società committente" sono stati "schermati" da "società “filtro“ che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva" e degli "oneri di natura previdenziale e assistenziale".

Aspiag Service srl, si legge in una nota della società, "offre la massima collaborazione alle autorità giudiziarie, nella convinzione di aver sempre operato nel rispetto della legalità". L’azienda ripone "la massima fiducia nel lavoro della magistratura auspicando possa essere fatta chiarezza nel più breve tempo possibile".

Si apre quindi in un nuovo capitolo, nella scia di inchieste che hanno già avuto i loro effetti: un totale di oltre 480 milioni di euro come risarcimenti incassati dall’erario, versati dalle aziende. Oltre 14mila lavoratori assunti e 70mila che hanno beneficiato di un aumento dello stipendio, uscendo da una condizione di sfruttamento.