FRANCESCA GRILLO
Cronaca

La nuova vita di Serafina Papalia, figlia del boss di ‘ndrangheta: “Aiuto le donne a sentirsi meglio”

Suo padre Rocco è un nome pesante per la criminalità organizzata a Buccinasco e in tutta la Lombardia. La 45enne ora lavora in un centro estetico a Milano e partecipa a eventi di moda e bellezza

SERAFINA PAPALIA

Serafina Papalia in una foto tratta dal programma “Donne di ’ndrangheta“ di Michele Santoro

Buccinasco, 31 ottobre 2024 – Sui social si presenta come “beauty consultant”, consulente di bellezza. “Aiuto le donne a sentirsi meglio con loro stesse”, scrive per pubblicizzare la sua attività. Serafina Papalia, 45 anni, ha trascorso la vita a Buccinasco, la città dove il suo cognome ricorda pagine nere della storia milanese.

Cognome scomodo

Suo padre è Rocco Papalia: 26 anni di carcere per omicidio, sequestri, traffici di droga. Tornato nella “sua” Buccinasco, come la definiva il boss, ha presenziato alla comunione della nipotina e al suo fianco c’era sua figlia Serafina. “Lasciatelo stare”, diceva ai giornalisti a cui Rocco si rivolgeva chiamandoli “cani”. Difendeva il “diritto di rifarsi una vita”. Così diceva, anche quando la figlia 23enne ha aperto un bar a Milano, tra le polemiche.

Per la parentela, nipote del boss, e per l’ancora più stretto legame con il padre, il pluripregiudicato Salvatore Barbaro, coniugato con Serafina. Barbaro e Papalia sono le famiglie che hanno portato la ‘ndrangheta alle porte di Milano, prima con omicidi, sequestri di persona e traffici di droga, poi con affari sporchi del movimento terra, facendosi largo con intimidazioni.

La figlia del boss, detta Sara, ha rivisto la chiesa di quella comunione quando ha presenziato al funerale di Paolo “Dum Dum“ Salvaggio, ammazzato in pieno giorno a Buccinasco da due killer nel 2021.

Nuova vita

Sara ha una nuova vita a Gudo Visconti, ma con una strada professionale che passa da Buccinasco, dove vivono i genitori. La mamma Adriana Feletti raccontava che la figlia la aiutava a portare avanti la panetteria (dove era socia, all’1%) poi chiusa con un’interdittiva antimafia.

Ricordava che la passione della figlia era però il mondo dell’estetica, quello che sta esplorando ora come “consulente di bellezza” all’interno di un centro medico ed estetico in via Sforza a Milano e in eventi di “moda e bellezza”, come quello di ieri in un negozio di abbigliamento a Buccinasco. Dietro i clienti e i tavolini con i bicchieri di prosecco, c’erano i carabinieri e la polizia in locale, impegnati in uno dei tanti controlli amministrativi sulle attività e il commercio.

Dell’evento, pubblicato sui social, si è accorto anche il sindaco Rino Pruiti, che ha segnalato agli uffici di competenza, come per tutte le attività cittadine. Con uno scrupolo in più, perché a Buccinasco il cognome dei Papalia, insieme a quello dei Barbaro, accende sempre un faro di attenzione. Non solo per le recenti operazioni, come l’arresto per traffici di droga di Domenico Papalia (cugino di primo grado di Serafina), ma anche perché la lunga contaminazione mafiosa è ancora dura da bonificare, tra chi dice sui social che “quando c’era la ‘ndrangheta si stava meglio”. Brutti ricordi e triste attualità.