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Sergio Ramelli, Pisapia a commemorazione: "Una morte da ricordare"

Commemorazione in via Bronzino. In piazzale Dateo il raduno organizzato dal comitato antifascista lombardo per ricordare i fatti degli anni di piombo

Commemorazione di Sergio Ramelli (Newpress)

Commemorazione di Sergio Ramelli (Newpress)

Milano, 29 aprile 2016 - "Una morte tragica da ricordare indipendentemente dall'appartenenza politica". Con queste parole il sindaco Giuliano Pisapia ha ricordato Sergio Ramelli, ai giardini di via Bronzino. Alla commemorazione con il sindaco, senza fascia tricolore, il presidente dell'assemblea di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa, che di fianco a Pisapia ha ricordato l'iscrizione sulla lapide di Ramelli, offrendo "questa morte alla pacificazione nazionale". Concerto per Sergio Ramelli (Newpress)Alla commemorazione, oltre a esponenti di Fdi-An come i consiglieri comunali Riccardo De Corato e Marco Osnato, il segretario milanese del Pd Pietro Bussolati. Al sindaco è andata la stoccata di De Corato: "Pisapia si è presentato oggi alla commemorazione di Sergio Ramelli senza la fascia tricolore. Era la sua ultima occasione e l'ha sprecata. Era anche la sua ultima occasione per dare un segnale forte ai centri sociali, che per cinque anni hanno vissuto a Milano da padroni". In serata il presidio con concerto in viale Argonne organizzato da Forza Nuova, preceduto dalla messa nella chiesa dei Santi Nereo e Achilleo: in piazza, sorvegliata dalle forze dell’ordine, circa 1.500 persone (foto a sinistra)

Presidio in piazzale Dateo (Newpress)Sempre oggi, in piazzale Dateo, circa 200 persone si sono radunate per un incontro organizzato dal comitato antifascista lombardo per ricordare i fatti degli anni di piombo e analizzare il neofascismo milanese storico e di oggi. Tra il pubblico presenti il presidente del consiglio comunale e candidato sindaco Basilio Rizzo, il consigliere Mirko Mazzali, Paolo Limonta e Anita Pirovano e diversi militanti e simpatizzanti dei centri sociali milanesi. Dopo l'incontro appuntamento tra via Goldoni e via Uberti per deporre una corona d'alloro sulla lapide che ricorda Gaetano Amoroso, militante comunista assassinato nel 1976.