Botta e risposta tra sindacati e Comune alla vigilia dello sciopero delle educatrici di nidi e scuole dell’infanzia proclamato per il 25 novembre da Diccap, Usb, Sial e Slai Cobas. In una nota, le quattro sigle hanno contestato "l’assenza di risposte certe e adeguate per risolvere le condizioni di persistenti difficoltà e crescita del contagio tra bambini e personale di servizio". Numeri allarmanti, dicono i delegati: "Oltre 250 educatrici contagiate in poco più di un mese, 300 sezioni chiuse e circa 5mila bambini in quarantena".
A stretto giro è arrivata la replica del Comune, che ha chiarito di aver istituto "uno specifico gruppo di lavoro" dedicato al Covid (di cui fanno parte anche i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e di aver dedicato quattro incontri di monitoraggio ai servizi all’infanzia. Inoltre, piazza Scala ha fatto sapere che al momento sono "66 gli educatori positivi su un totale di 3.700" e precisato di aver "portato a termine circa 300 assunzioni prima dell’inizio dell’anno educativo".