LAURA LANA
Cronaca

Sesto, Colce compie 45 anni: due giorni di eventi nel segno di Alda Merini

La cooperativa è stata fondata alla Parpagliona da don Colmegna nel 1980, per dare sostegno al disagio psichico. Oggi è attiva in 7 province, con oltre 100 progetti e 300 persone accolte nelle sue strutture residenziali

I protagonisti della cooperativa Lotta contro l'emarginazione

I protagonisti della cooperativa Lotta contro l'emarginazione

Sesto San Giovanni (Milano), 19 marzo 2025 – La follia e la cura. L’inclusione e il riscatto sociale. Il recupero dalla tossicodipendenza e la solitudine. Venerdì 21 e sabato 22 marzo la Cooperativa Lotta contro l'Emarginazione festeggerà 45 anni di attività con una due giorni di incontri, mostra, libri parlanti e concerto, che si terrà alla Galleria Campari di Sesto San Giovanni.

Una kermesse intitolata con un brano meraviglioso di Alda Merini: “Tornare a rifiorire”. “Con gli interventi di alcuni esperti, a partire da parole chiave che guidano il nostro lavoro quotidiano, la musica di una band speciale come l’Orchestra del Mare, la mostra con materiali inediti di una poetessa come Alda Merini e la proposta di un’iniziativa come la Biblioteca Vivente, vogliamo festeggiare nel migliore dei modi questo anniversario e, allo stesso tempo, riscoprire le motivazioni ideali che danno una cornice di senso alle diverse attività in cui ogni giorno sono impegnati i nostri operatori ed operatrici”, ha spiegato il presidente della cooperativa Riccardo De Facci.

“Proprio per questo abbiamo deciso di organizzare Tornare a Fiorire a Sesto San Giovanni. È su questo territorio che nel 1980 si è costituita Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione, dando vita alla comunità in via Parpagliona, tuttora attiva, per offrire un’alternativa di vita e di cura alle persone portatrici di disagio psichico”. Tra i fondatori, c’era don Virginio Colmegna in quella parte di Sesto, la Parpagliona, che era ai margini di una periferia già difficile. Dalla struttura di via Parpagliona 41, Colce ha allargato il suo impegno, sconfinando in altre città e occupandosi di altre fragilità: i suoi operatori sono oggi attivi in tutta la Lombardia con servizi e progettualità a sostegno di persone tossicodipendenti, disabili, portatori di disagio mentale, donne in difficoltà, giovani, migranti. Undici aree di attività, 7 province in cui la cooperativa opera, 316 persone accolte nei servizi residenziali e semiresidenziali, 135 progetti attivi, 9 milioni di valore di produzione: sono solo alcuni numeri del bilancio sociale 2023 di una realtà, che conta 264 dipendenti e 194 soci.

“Abbiamo scelto il 21 marzo perché è l’anniversario della data di nascita di Alda Merini che spesso si è interrogata nelle sue liriche sul tema della salute mentale – ha sottolineato De Facci -. Lo stesso titolo della due giorni è ripreso da un testo che la poetessa dedicò a Franco Basaglia. Tornare a fiorire vuole essere, insomma, sia una riflessione sulle nostre origini sia un auspicio per continuare il nostro impegno a fianco dei più deboli e fragili e dare un contributo alle e con le giovani generazioni per un mondo più giusto, equo e sostenibile per tutti e tutte. Lottare per i diritti delle persone più fragili e vulnerabili della cittadinanza è alla base del nostro lavoro quotidiano”. E proprio alla poetessa dei Navigli è dedicata una mostra, che sarà allestita sempre in Galleria Campari.

“Qualche anno fa una nostra socia ha deciso di donare a cooperativa una parte della sua collezione personale di materiali su Alda Merini: abbiamo deciso che la celebrazione di questo importante anniversario della nostra organizzazione potesse essere un evento importante durante il quale rendere disponibili a tutti questi documenti per la prima volta”. Sabato 22 marzo dalle 15 alle 18 sarà anche messa in scena una Biblioteca Vivente: ci sarà un catalogo di titoli e storie da cui scegliere e per leggere i libri non bisognerà sfogliare le pagine ma parlarci, perché i libri saranno persone in carne e ossa. “Questi libri viventi vengono presi in prestito per la conversazione, a disposizione dei lettori per raccontare la propria vita, spesso caratterizzata da esperienze di minoranza e di discriminazione”.