LAURA LANA
Cronaca

Sesto, erano stati esclusi dal bando casa: due stranieri saranno risarciti dal Comune

Non avevano presentato i documenti sulle proprietà nei Paesi di origine e si erano visti cancellare dalla graduatoria. I giudici danno loro ragione: terza sconfitta per il municipio

Il Tribunale di Monza

Sesto San Giovanni (Milano), 11 gennaio 2022 – Il Comune dovrà risarcire il diritto leso alle famiglie straniere, che erano state escluse dalla graduatoria per una casa pubblica. Lo ha deciso il tribunale di Monza, che ha condannato il municipio riconoscendo le istanze presentate da due cittadini che si erano visti cancellare dal bando che assegnava gli alloggi. Entrambi dovranno ricevere 2.500 euro dalle casse pubbliche.

“La vicenda, ormai, è annosa. Il Comune di Sesto aveva inserito come criterio la presentazione di documenti sulle proprietà possedute nei Paesi d’origine. Documenti quasi sempre impossibili da reperire – spiega l’avvocato Alberto Guariso -. Queste famiglie erano state così escluse dalla graduatoria e dalla possibilità di avere un alloggio pubblico. I ricorrenti sono due, un’altra causa è in corso, ma ovviamente si tratta di un precedente importante, estensibile a tutti gli altri casi”.

Si tratta del terzo contenzioso, sullo stesso bando, che ha visto il Comune uscire sconfitto. “Subito era stato presentato un ricorso generale, contro il bando in sé, e avevamo vinto nei due gradi di giudizio: a luglio si era espressa la Corte d’Appello. Questa causa, promossa dai singoli, era rimasta indietro”. Quel requisito, inserito nel bando, era stato dichiarato discriminatorio: i criteri di accesso alla graduatoria erano stati ritenuti non solo iniqui ma anche illegittimi.

“Il bando è stato cancellato, era stato imposto di rifarlo senza chiedere quella documentazione – continua l’avvocato Guariso -. In più c’era stata anche una causa contro Regione Lombardia sullo stesso tema. Un’ordinanza del tribunale aveva infatti ordinato alla Regione di modificare il regolamento che conteneva analoga clausola”. Il Comune di Sesto, però, invece di adeguarsi a quanto stabilito dai tribunali aveva insistito nell’appello, confermando la legittimità di quella scelta, nonostante la causa persa in primo grado e l’ordinanza nei confronti del Pirellone. Così, a luglio si era visto respingere le sue tesi dalla Corte d’Appello di Milano. “Oggi, nella causa promossa da due famiglie straniere, il giudice in sostanza dice: avevate ragione e anche se ora non possono più darvi una casa, può esserci questo risarcimento per 2.500 euro”. Anche in questo caso, il municipio è stato condannato al pagamento delle spese del giudizio sostenute dai due ricorrenti per 3.374 euro. Negli ultimi mesi altre Regioni hanno dovuto soccombere su situazioni simili e persino la clausola dei 5 anni di residenza è stata dichiarata incostituzionale.