LAURA LANA
Cronaca

Sesto, muoversi green. Torna il servizio sharing di biciclette e monopattini

L’obiettivo è di promuovere gli spostamenti sostenibili e ridurre il traffico. I cittadini chiedono all’Amministrazione flotte più numerose per le auto condivise.

L’Amministrazione ritenta l’attivazione, in via sperimentale del servizio di mobility sharing con biciclette e monopattini elettrici

L’Amministrazione ritenta l’attivazione, in via sperimentale del servizio di mobility sharing con biciclette e monopattini elettrici

Il Comune ci riprova. Dopo il flop di cinque anni fa, l’Amministrazione ritenta l’attivazione, in via sperimentale, del servizio di mobility sharing con biciclette e monopattini elettrici. "In questa prima fase, il servizio verrà monitorato per valutare il suo impatto sulla mobilità locale - spiegano da piazza della Resistenza -. L’obiettivo è quello di promuovere gli spostamenti sostenibili, ridurre il traffico veicolare e i problemi legati ai parcheggi, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento".

Già nel 2020 si era provata la strada di un servizio sharing per l’utilizzo di monopattini elettrici in città, prevedendo una flotta da 60 a 250 mezzi e di sette zone di sosta-ricarica (le tre fermate della metropolitana, piazza Resistenza, viale Edison/Università, piazza Trento e Trieste, via Picardi/Montegrappa). Il bando andò, però, deserto.

"In questi anni abbiamo realizzato diversi interventi per la mobilità sostenibile, incrementando anche le piste ciclabili e collegando con la bicipolitana le fermate del metrò -. Magari, adesso che c’è una rete, qualche operatore si farà avanti". L’operatore dovrà poi dare indicazione sul numero di mezzi e postazioni, "assicurando continuità con i comuni di Milano e Monza". Mentre i sestesi chiedono, invece, l’aumento delle flotte del car sharing e l’incremento degli stalli dedicati a questo servizio, resta ancora fermo al palo un progetto che doveva essere portato a compimento entro il 2023. Apcoa, il gestore della sosta a pagamento, come da appalto avrebbe dovuto implementare il servizio di bike sharing che, a regime doveva essere operativo con 96 mezzi e 6 ciclo stazioni. Tra gli impegni assunti dal privato c’erano anche la realizzazione di collegamenti di mobilità lenta est-ovest, l’ampliamento delle attuali zone 30" e l’installazione di nuove rastrelliere. "Siamo con le riserve aperte su questa partita - ammette Lamiranda -. Mancano anche alcuni attraversamenti. Quando chiuderemo la concessione, tireremo le somme". Tra le possibili strade, c’è l’escussione da parte del Comune della fideiussione per gli interventi che non sono stati realizzati sul territorio e che erano, invece, parte integrante del bando e della proposta tecnica ed economica con cui Apcoa si era aggiudicata la gara d’appalto.