LAURA LANA E STEFANIA TOTARO
Cronaca

Partorisce in casa a 16 anni: l’autopsia dirà se è stato un aborto o se il bimbo è morto dopo. I genitori: “Non sapevamo fosse incinta”

Sesto San Giovanni, la famiglia di origine macedone e fede islamica abita negli alloggi popolari. Il feto avvolto in una coperta e messo in un secchio sul balcone

Per diverse ore i militari della Scientifica sono stati al lavoro nel condominio alla periferia di Sesto San Giovanni dove si è consumato il dramma

Per diverse ore i militari della Scientifica sono stati al lavoro nel condominio alla periferia di Sesto San Giovanni dove si è consumato il dramma

Sesto San Giovanni (Milano) – Le urla, lancinanti. Poi l’arrivo dell’ambulanza e la ragazza portata in ospedale. Sono questi i suoni e le immagini vissuti da un condominio popolare nella periferia di Sesto San Giovanni. In quel condominio, in un appartamento al primo piano, una 16enne ieri ha partorito. Senza assistenza medica, in casa. Con lei la mamma, pensava si trattasse di un malore. Ma quelle urla, prima dell’alba, hanno risvegliato i vicini. Sono stati loro a dare l’allarme. Quando sono arrivati i soccorritori, è stata la 16enne a indicare dove si trovasse il feto: in un secchio sul balcone, avvolto da una coperta. Tutte le manovre di rianimazione sono state inutili. Della vicenda si sta occupando la Procura della Repubblica di Monza, coordinata dal procuratore Claudio Gittardi, che attende la ricostruzione dei fatti come emergerà dai verbali dei carabinieri. I militari della Compagnia di Sesto San Giovanni, infatti, stanno sentendo i familiari e i conoscenti della 16enne per ricostruire questi ultimi mesi.

Si sta cercando di capire se le persone intorno alla minorenne fossero al corrente della gravidanza. Non i genitori, stando a quanto rivelato ieri agli inquirenti. “Nessuno di noi vicini sapeva che fosse incinta”, dice sicura una coppia di condòmini, mentre esce dal cancello per andare a prendere i nipoti a scuola. Un segreto che l’adolescente avrebbe custodito per mesi. “L’ho vista proprio l’altro giorno, ma non mi sono accorta di niente. Non sapevo aspettasse un bambino”, dice un’altra vicina, affacciata al balcone della scala accanto. Il magistrato di turno, il sostituto procuratore monzese Michele Trianni, ha disposto intanto l’autopsia sul feto, maschio e già formato, per capire di quanti mesi fosse la gestazione e se la morte sia avvenuta per un aborto spontaneo o se il bimbo sia morto dopo il parto clandestino. Al momento la Procura non ha aperto alcun fascicolo penale e vuole procedere con la massima cautela viste la giovanissima età della ragazza e la delicatezza della vicenda, che sembra coinvolgere, almeno di fatto, anche la madre.

“Dopo l’arrivo dei carabinieri, ieri mattina, madre e figlia sono salite su un’ambulanza e accompagnate in ospedale al San Gerardo di Monza. La ragazza era coperta fino al collo da un lenzuolo”, commenta un’altra vicina. Gli investigatori, ieri, non sono riusciti a parlare con lei, che è rimasta per tutto il giorno in stato di choc. La sua testimonianza sarà raccolta in audizione protetta, come richiesto dal Tribunale dei minori. Sono state invece già ascoltate alcune persone vicine alla famiglia, di origine macedone e di fede islamica: nessuno ha parlato di tensioni e, almeno in apparenza, tutti i componenti erano integrati e attivi. “Brave persone, una famiglia normale, con un altro figlio più piccolo”, la parola di chi abita nel palazzone del quartiere Parpagliona, storico rione popolare della periferia di Sesto.

“Siamo stati informati dai carabinieri dell’accaduto - fanno sapere dal Comune -. Non ci risulta che questo nucleo fosse in carico ai nostri servizi sociali né che fosse noto ai nostri uffici, se non per l’assegnazione dell’alloggio pubblico”. Informazioni utili arriveranno dalla Scientifica, che ieri pomeriggio per diverse ore ha svolto i rilievi all’interno dell’appartamento e sul balcone, dove è stato ritrovato il feto. Il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, ha espresso “profondo cordoglio mio e di tutta la città per questa tragica morte. Un pensiero di vicinanza e sostegno va alla famiglia in questo momento di immenso dolore”.