LAURA LANA
Cronaca

Sesto, parzialmente aperta la passerella pedonale a scavalco: unico percorso per accedere ai binari

È stato chiuso il sottopasso di collegamento alle banchine dei treni per la prossima demolizione della vecchia stazione. L'amministrazione: “ prossimi mesi saranno ancora più complicati per i pendolari”

Sesto San Giovanni, il rendering della nuova struttura a scavalco

Sesto San Giovanni, il rendering della nuova struttura a scavalco

Sesto San Giovanni (Milano), 6 giugno 2024 – Con la chiusura del sottopasso di collegamento alle banchine dei treni, in vista della prossima demolizione della vecchia stazione, è stata parzialmente aperta la passerella pedonale a scavalco, disegnata dall’archistar Renzo Piano. Per diversi mesi, 20mila passeggeri ogni giorno potranno accedere ai binari solo attraverso questo percorso a ponte. Quando i lavori saranno terminati sarà possibile accedere alle banchine dei treni sia dal sottopasso che dalla passerella.

“In questo momento l’accesso alle banchine è veramente complicato, non che prima fossero accessibili per i disabili – ammette l’assessore all’Urbanistica e alla Mobilità Antonio Lamiranda -. Al momento solo scale rigide. Ribadisco che i prossimi mesi, dovendo demolire la stazione, saranno molto complicati”.

Già in queste settimane muoversi all’interno della stazione di piazza Primo Maggio ha messo a dura prova i pendolari: segnaletica con fotocopie e frecce spesso sbagliate, nessuna informazione su come e dove obliterare i biglietti, scale dissestate e buchi sul pavimento. Nessun orientamento e nessun addetto a fornire informazioni e aiuto ai più fragili. Già da aprile la bicistazione e il parcheggio a pagamento di interscambio sono diventati inaccessibili al pubblico e quindi chiusi.  A breve si entrerà nella fase clou del cantiere, con la demolizione delle vecchie strutture e la chiusura di tutta la piazza, non più accessibile neanche ai mezzi pubblici.

“In questo modo, potremo procedere in totale sicurezza alla demolizione, partendo dalla palazzina degli ex alloggi dei dipendenti e poi arrivando fino ai locali ex bagagli e sala attesa”. Durante tutta la fase del cantiere, la circolazione dei treni non subirà mai interruzioni. La fine dei lavori è attesa per agosto 2025 con i collaudo alla fine di quell’anno. Nell’estate 2025 è invece prevista l’inaugurazione della rinnovata piazza Primo Maggio, della bicistazione e della piazza degli autobus. Si potrà accedere alla metropolitana dal lato di via Mazzini, però, solo nel 2026.

“Dobbiamo prima mettere in sicurezza l’area di cantiere e dobbiamo ancora definire con l’operatore delle aree Falck. Appena saranno concluse le fondamenta dell’edificio di Banca Intesa sarà più chiaro come fare il percorso”.

Con la demolizione della stazione diventerà ancora più complesso il maxi cantiere che, in questo momento, vede gli scavi per le torri private e la realizzazione della Città della Ricerca e della Salute. Tutte funzioni che potranno far diventare strategica proprio la nuova stazione a ponte di Renzo Piano. “L’obiettivo è trasformarla in un Hub – rivela Lamiranda -. Con un primo collegamento da e per Malpensa via Monza/Saronno e un secondo collegamento tra Città della Salute e Mind. Ovviamente sono progetti di sviluppo di lungo periodo, quando anche il comprensorio dell’Unione Zero sarà tutto a regime”.