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Penati: mai percepito nulla di più del mio stipendio e non mi sono arricchito con la politica"
Monza, 10 settembre 2015 - Gli ex ds non chiedono i danni a Filippo Penati al processo sul cosiddetto “Sistema Sesto”. I Democratici di sinistra, costituiti parti civili al dibattimento al Tribunale di Monza che vede Penati, ex presidente Pd della Provincia di Milano e capo della segreteria politica dell’ex segretario Pierluigi Bersani, accusato insieme ad altri 9 imputati di corruzione e finanziamento illecito al partito, ieri non erano rappresentati in aula dal loro legale, l’avvocato Gianluca Luongo. Mossa che, automaticamente, ha portato alla decadenza della costituzione di parte civile. "Al momento riteniamo non ci siano gli estremi per chiedere a Filippo Penati e ai suoi coimputati il risarcimento dei danni - ha dichiarato l’avvocato Luongo -. Se però ci sarà una pronuncia di responsabilità da parte del Tribunale di Monza, valuteremo eventuali azioni in sede civile. La decisione - ha concluso il legale - è stata presa con Ugo Sposetti, il legale rappresentante dei Democratici di sinistra".
Penati, presente invece al processo, ripreso con la richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e all’immagine per complessivi 31,5 milioni di euro delle altre parti civili ex Provincia di Milano (ora Città Metropolitana), Milano Serravalle, Agenzia delle Entrate e Comune di Sesto San Giovanni, ha sostenuto di avere saputo del dietrofront dei Ds soltanto in aula. "Sono contento della mancata presenza dell’avvocato dei Ds - ha dichiarato Penati -. Se non si sono presentati, significa che non mi credono colpevole e rinunciano ad ogni rivalsa nei miei confronti per questa ragione». Penati, per cui il pm Franca Macchia ha chiesto la condanna a 4 anni di reclusione, si è poi detto «estremamente fiducioso dell’esito del processo. Non ho mai commesso - ha aggiunto - atti contrari ai miei doveri di ufficio. È stato dimostrato che io non ho soldi all’estero e non è emerso un passaggio di denaro che sia uno da me o ad uno dei miei familiari. Non ho mai percepito nulla di più del mio stipendio e non mi sono arricchito con la politica. Per me e Giordano Vimercati era stato chiesto l’arresto, poi siamo arrivati alla sua richiesta di assoluzione. Quindi sono tranquillo".
All'avvocato di parte civile della ex Provincia di Milano che ha chiesto la riqualificazione dell’accusa di corruzione in abuso in atti di ufficio e a quello del Comune di Sesto San Giovanni che ha puntato il dito contro la prescrizione della gran parte dei reati contestati (tra cui quella principale delle presunte tangenti per la riqualificazione delle aree dismesse ex Falck e Marelli), Penati ha risposto: "Voler riqualificare il reato significa che l’accusa è ritenuta debole, mentre la prescrizione è colpa della Procura che ha lasciato unito il processo".