
Le villette di via Carducci erano dei dipendenti Breda prima di passare all’Aler
Sesto San Giovanni (Milano), 19 agosto 2021 - "Proteggete quelle case Aler dagli abusivi". L’appello arriva da un gruppo di inquilini Aler di Sesto San Giovanni che, stanchi di assistere a episodi di degrado e di occupazione abusiva delle villette vuote di via Carducci, hanno deciso di rendere pubblica una vicenda che va avanti da oltre due mesi senza soluzione. Sotto i riflettori ci sono due delle tre “villette” di proprietà dell’ente delle case popolari che si affacciano su via Carducci, nel tratto compreso tra via Bergomi e via Cattaneo. Le due palazzine, che fanno parte dell’ex patrimonio Breda, sono disabitate da circa 10 anni e Aler non le ha mai più riassegnate. Probabilmente perché si tratta di edifici inadeguati all’offerta abitativa sociale; forse anche perché sono molto vechie e degradate ed essendo soggette a vincoli architettonici la loro ristrutturazione appare più complessa e onerosa. Sta di fatto che una volta lasciate dagli ultimi inquilini regolari, sono rimaste vuote e senza alcun progetto per il futuro. La terza villetta è ancora abitata da una coppia di anziani. Da circa due mesi qualcuno si è introdotto nei due edifici in disuso. "Hanno cominciato con il soggiornare nel cortile e negli spazi coperti – raccontano alcuni degli abitanti degli edifici adiacenti -. Poi nelle ultime settimane sono entrati in uno degli appartamenti e a quanto pare ne hanno preso possesso in modo stabile perché di sera si vedono alcune luci nei locali. Inoltre, hanno spostato la catena che gli impediva di usare il cancello e oggi hanno libero acceso quando vogliono". Per ora si tratterebbe di due sole persone, ma si fa elevato il rischio che la voce si diffonda e che anche la seconda villetta venga occupata. I primi messaggi di allarme agli uffici Aler risalgono ad almeno 2 mesi fa. "Ci hanno sempre detto che sarebbero intervenuti, ma non è mai stato fatto nulla. Ci dicono sempre che gli accessi abusivi alle case Aler sono una piaga, ma poi nessuno fa nulla per impedirli. Ci hanno anche chiesto di fare un esposto. Lo abbiamo protocollato, ma tutto è rimasto come prima. Il rischio è che queste case cadano definitivamente nel degrado con gravi conseguenze anche per noi che viviamo accanto". Oggi gli abitanti sollecitano un intervento risolutivo e un futuro per quegli edifici.