Sesto San Giovanni (Milano), 31 gennaio 2025 – Affacciati al balcone e alla finestra i vicini di casa della scala accanto. “Non sappiamo niente. Conosciamo la famiglia solo di vista. Non sapevamo neanche che la ragazza fosse incinta”, urlano verso di noi. Nel caseggiato popolare della Parpagliona, nella periferia di Sesto, ieri all’alba una 16enne ha partorito in casa, svegliando i vicini dalle grida. Quando i soccorsi sono arrivati, il feto era stato avvolto in una coperta e messo all’interno di un cestino sul balcone.
“Com’è stato possibile?”
“Una tragedia. Non so come sia possibile arrivare a tanto - commenta un anziano, davanti al palazzo -. Ma i genitori di questa ragazza?”. Al momento del parto - o dell’aborto, questo è ancora da chiarire - in casa c’era anche la madre. Ai carabinieri avrebbe raccontato di non essere stata a conoscenza della gravidanza della figlia, fino a quel momento. “Non li conosco bene, perché abito qui da quattro anni e sono in una scala lontana. Li vedevo spesso in cortile: una famiglia normale, tranquilla, educata. Non mi sono mai accorta che la ragazza fosse incinta”. Nessuno, nel palazzone, conosceva quello che pare essere un segreto mantenuto per mesi dall’adolescente.
Reazioni
“In questo stabile non c’erano ragazze in attesa”, dice perentorio un anziano, mentre esce dal cancello. Nata in Italia, la 16enne ha anche un fratello più piccolo. La famiglia è originaria della Macedonia. “La madre porta il velo, sono di fede musulmana, ma tutti si sono perfettamente integrati”, sottolinea un altro abitante del caseggiato. “Ho visto la ragazza, mentre stava andando via in ambulanza questa mattina (ieri, ndr). Aveva il lenzuolo fino al collo, sembrava tranquilla. Con lei c’era anche la madre - racconta una signora, mentre esce dal cancello -. Non sapevo nulla di quanto accaduto fino all’arrivo dei carabinieri”. I militari della Compagnia di Sesto sono arrivati durante la mattina. Nel pomeriggio, poi, la Scientifica, che per ore ha effettuato i rilievi nell’appartamento e sul balcone al primo piano del caseggiato popolare.
Incredulità
“Posso entrare a casa mia?”, chiede un’anziana alle forze dell’ordine. “Ma cos’è successo? Perché tutta questa gente?”. Tanti gli inquilini che, entrando e uscendo, chiedono alle decine di giornalisti, fotografi e cameramen quello che è accaduto nel palazzo dove vivono. “Io sono invalido, esco pochissimo di casa. Non mi sono accorto di niente, non ho sentito urla”. Con lui la moglie. “Da donna, da madre, posso solo dire che si tratta di una tragedia, che segnerà la vita di questa ragazza e di quella famiglia per sempre”. Dal sindaco Roberto Di Stefano è arrivato un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia e alla ragazza.