
Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle a Sesto San Giovanni, Gabriele Tromboni
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Sesto San Giovanni (Milano) - Un esposto alla Procura della Corte dei Conti per verificare la correttezza dell’aumento degli stipendi di sindaco e assessori. Lo ha depositato il Movimento 5Stelle, che chiede alla magistratura contabile di verificare se ci sia stato un possibile danno erariale alle casse pubbliche. L’operazione era stata decisa dall’amministrazione sestese il 31 dicembre, con una delibera che stabiliva l’incremento dei compensi. Un aumento reso possibile dal Governo, per riparametrare gli emolumenti degli amministratori degli enti locali, e di cui hanno beneficiato, a ruota, anche altre Giunte, come quella di Cologno Monzese.
Con una differenza: gli altri sindaci e assessori hanno spalmato in tre anni l’aumento, passando dal consiglio comunale, mentre a Sesto si è decisa l’unica soluzione con una riunione in Giunta. Oltre 2mila euro lordi in più al mese per il sindaco Roberto Di Stefano, che da gennaio percepisce così 6.210 mensili, e 1.300 euro per gli assessori e il presidente del consiglio comunale, che approdano a 3.726 euro lordi. Ma secondo la norma nel primo anno, le buste paga del 2022, l’incremento previsto era solo del 45%, per poi continuare con un altro 23% nel 2023 e con l’ultima tranche del 32% nel 2024.
"Prima abbiamo trasmesso una diffida al Comune, in modo che potessero ravvedersi qualora si fosse trattato di una svista. Poi abbiamo usato la leva dell’opinione pubblica, denunciando la questione - ricorda Gabriele Tromboni, capogruppo M5Stelle -. Abbiamo pure presentato sei emendamenti e un ordine del giorno al bilancio, per provare a restituire quei soldi alla città, ma sono stati tutti bocciati dalla maggioranza, senza una spiegazione". Una decisione tecnica, aveva replicato la Giunta. "Per poter avere chiarezza abbiamo dovuto depositare questo esposto, allegando gli atti e i documenti, affinché gli organi competenti possano effettuare le dovute verifiche e, se necessario, procedere giudizialmente nei confronti dei responsabili di eventuali danni erariali".