ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Settala, passione motori e non solo. Collezione privata Alfa blue team. Un viaggio dagli anni ’50 fino ai ’90

Custodite in via Rosselli 7 automobili e altre curiosità tutte rigorosamente firmate dalla casa di Arese. L’idea di raccogliere in un’unica location 120 veicoli e cimeli è venuta nel 1972 a un gruppo di amici.

Custodite in via Rosselli 7 automobili e altre curiosità tutte rigorosamente firmate dalla casa di Arese. L’idea di raccogliere in un’unica location 120 veicoli e cimeli è venuta nel 1972 a un gruppo di amici.

Custodite in via Rosselli 7 automobili e altre curiosità tutte rigorosamente firmate dalla casa di Arese. L’idea di raccogliere in un’unica location 120 veicoli e cimeli è venuta nel 1972 a un gruppo di amici.

Motori, e non solo. È un viaggio nel tempo, e un excursus sulla società italiana dagli anni Cinquanta agli anni Novanta, la collezione privata Alfa blue team, un insieme di 120 auto e altre curiosità, tutte rigorosamente targate Alfa Romeo.

L’idea di raccogliere in un’unica location – dapprima un capannone sulla Cassanese, ora un’ex fonderia di Settala, in via Rosselli 7 – veicoli e cimeli della Casa del biscione è venuta nel 1972 a un gruppo di amici: i fratelli Stefano e Gianfilippo "Gippo" Salvetti, Claudio Bonfioli, Guido Delli Ponti e i fratelli Emilio e Giorgio Garavaglia. Un team di appassionati, che tuttora rappresenta il cuore del club. A gestire il patrimonio storico-archivistico di Settala ci sono oggi anche i figli di Gippo Salvetti, Stefano e Alessandro. Con le sue suggestioni e particolarità, la collezione aprirà le porte al pubblico domani e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17, in occasione delle Giornate del Fai di primavera.

L’auto più datata è del 1948, la più recente del 1994, quando già l’Alfa Romeo gravitava nell’orbita della Fiat. Tante le curiosità nelle quali ci si imbatte visitando l’esposizione, come la 6C 2500 Sport (1951) appartenuta a Piero Saronio, imprenditore che nel 1924 fondò a Melegnano l’omonima ditta chimica. Alla vista si mostrano vari modelli di Giulia e Giulietta, vetture ormai entrate nell’immaginario collettivo, ma anche veicoli sportivi e da corsa, duetti cabrio, camion e furgoni adibiti agli usi più disparati, dall’ambulanza al chiosco dei gelati fino al trasporto delle giostre per i luna park. Non mancano gli aneddoti, come il fioraio che vinse a una partita di poker una 2600 SZ del 1965: l’auto, acquistata dai soci di Alfa blue team nel 1973, è tra quelle della collezione. Oppure l’Alfa 6 blindata (1984) dell’Aga khan Karim, il principe orientale che lanciò la Costa Smeralda come meta turistica.

"Avevo cinque anni quando mio padre comprò una Giulietta. Me ne innamorai. Lì è nata la mia passione", racconta Gippo Salvetti, imprenditore, classe 1952. La sua prima auto da neopatentato, una Giulia SS del 1967, è tra quelle in esposizione. "Design e cura dei dettagli sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano le Alfa - prosegue -. Ma non ci sono solo le vetture. L’Alfa Romeo è stata un’azienda eclettica e all’avanguardia, un’eccellenza italiana nel mondo".