
Il Niguarda di Milano stabilisce un nuovo primato nazionale con sette trapianti in poco più di ventiquattr'ore, inclusi cuori e fegati. Un traguardo che sottolinea l'importanza della donazione d'organi.
Sette trapianti in poco più di ventiquattr’ore, una maratona che ha visto avvicendarsi diverse équipe nelle sale operatorie del Niguarda. E sette pazienti che hanno ricevuto tre cuori, tre fegati e un rene tra le 6.35 di martedì 19 novembre e la mattinata di mercoledì 20. Il Niguarda brucia un altro primato nazionale a suggello di una storia iniziata nel 1972 e che marcia al ritmo di 400 trapianti d’organo all’anno, più di uno al giorno sottolinea il direttore generale Alberto Zoli. Due interventi, aggiunge Andrea Lauterio che guida la Chirurgia generale e dei trapianti, erano straordinari in sé: un organo di un donatore pediatrico trapiantato a un adulto, e l’ultimo operato ha ricevuto il rene da un donatore a cuore fermo. Era morto in arresto cardiaco anche il donatore di uno dei tre cuori trapiantati dai cardiochirurghi guidati da Claudio Russo (nella foto). Gi.Bo.