MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Istituto Severi Correnti, scatta l’occupazione: lezioni sostituite con partite di calcio, murales e incontri sulla Palestina

Milano, la scuola in zona Citylife resterà occupata fino a giovedì 1 febbraio. La preside ha sporto denuncia come da copione

L'istituto Severi Correnti occupato (Foto Canella)

L'istituto Severi Correnti occupato (Foto Canella)

Milano – Dalla mattina di oggi martedì 30 gennaio è scattata l’occupazione dell’istituto Severi Correnti di via Alcuino a Milano. È la prima occupazione dell’anno in città. Secondo quanto emerso, promotori dell'occupazione sono una cinquantina di studenti che fin da stamattina si sono dati da fare mostrando striscioni e distribuendo volantini con le motivazioni della protesta. Non sono mancati i fumogeni.

Gli studenti hanno organizzato un’assemblea nel cortile dell’istituto e srotolato gli striscioni che annunciano l’occupazione, che durerà fino a giovedì 1 febbraio. Intanto le famiglie dei ragazzi hanno appreso che "la preside ha sporto regolare denuncia. Al momento, le lezioni sono sospese e, pertanto, gli studenti che non hanno intenzione di partecipare possono rimanere a casa".

L'assemblea degli studenti nel cortile dell'Istituto Severi-Correnti
L'assemblea degli studenti nel cortile dell'Istituto Severi-Correnti

No alla cogestione

Il Collettivo del Severi Correnti ha poi consegnato agli studenti una lettera in cui vengono spiegati i motivi dell’azione. Il primo è la protesta contro la cogestione, tre giorni durante i quali i ragazzi partecipano, insieme ai docenti, alla gestione delle attività della scuola. “All’inizio di quest’anno – recita il comunicato del Collettivo – parte del corpo docente ha proposto tre giorni di cogestione. Alcuni di loro sono mossi da buone intenzioni, dalla voglia di aprire un dialogo e costruire un’alternativa alle quotidiane lezioni. Ma la maggior parte di loro e la preside hanno usato la cogestione per prevenire l’occupazione”.

Solidarietà al popolo palestinese

L’altro fronte di protesta è la Palestina. “Come studenti e occupanti vogliamo esprimere in modo chiaro la nostra solidarietà al popolo palestinese imprigionato, bombardato e torturato dopo l’attacco del 7 ottobre e un’occupazione che dura da 76 anni. In Italia come nel resto d’Europa stiamo vedendo come le istituzioni stiano puntando a uniformare il pensiero pubblico sul genocidio palestinese per sostenere l’alleato sionista con alimentazione da parte (del potere) di paure interne ed esterne ai confini italiani che servono a legittimare la sempre più dilagante cultura razzista, fascista e militarista”.

Il programma dell'occupazione e uno degli striscioni appesi all'interno dell'istituto
Il programma dell'occupazione e uno degli striscioni appesi all'interno dell'istituto

Le attività in programma

Il calendario delle attività durante l’occupazione prevede questa mattina un’esibizione di freestyle, la realizzazione di un murales e un incontro sulla Palestina. Nel pomeriggio ancora murales, partita di “calcio popolare” e un incontro dal titolo No Cpr. Domani tra le attività ludiche ci saranno un torneo di calcio, uno di pallavolo e un laboratorio di serigrafie. In programma poi incontri sulla vicenda di Giuseppe Pinelli e di Davide “Dax” Cesare

Secondo quanto emerso, promotori dell'occupazione sono una cinquantina di studenti che fin da stamattina si sono dati da fare mostrando striscioni e distribuendo volantini con le motivazioni della protesta. Non sono mancati i fumogeni. Le famiglie dei ragazzi hanno appreso che "la preside ha sporto regolare denuncia. Al momento, le lezioni sono sospese e, pertanto, gli studenti che non hanno intenzione di partecipare possono rimanere a casa". È la prima occupazione dell'anno.