MARIANNA VAZZANA
Cronaca

In bici contromano o attaccati al parabrezza: le prove di coraggio dei ragazzini a caccia di like sui social

I casi di Casal Palocco e Giussano non fermano l’ondata di video choc. Milano capitale delle “bravate”

Milano – Una bici impenna contromano sotto una galleria, andando di proposito verso un’auto e rientrando nella propria corsia evitando l’impatto all’ultimo secondo. Un’altra corre a pochi centimetri da un bus turistico. E poi c’è chi “vola” in strada aggrappandosi al tettuccio dell’auto o addirittura si sdraia sul parabrezza mentre la macchina avanza. Minimo comun denominatore: tutto viene filmato. Sempre. E poi postato sui social per conquistare popolarità e follower. I video di questi giochi pericolosi compaiono su profili social di giovani milanesi: un’abitudine non nuova, perché sono anni che le sfide finiscono sul web. A lasciare di stucco è il fatto che non sia cambiato nulla, anzi l’asticella del rischio sembra alzarsi sempre di più anche ora, a distanza di meno di un mese dall’incidente di Casal Palocco a Roma costato la vita a Manuel, un bimbo di 5 anni: l’ipotesi è che alla base ci sia una “challenge“, sfida, tra youtuber, che volevano guidare un Suv Lamborghini per 50 ore alternandosi in cinque. Matteo Di Pietro, ventenne, indagato per omicidio stradale, è finito ai domiciliari.

Non mancano gli esempi nostrani: a Giussano, in provincia di Monza e Brianza, la settimana scorsa un sedicenne ha preso l’auto della mamma, una Fiat 500, e con tre amici ha guidato per due notti per pubblicare una “storia” sui social. Tanti i danni, per fortuna nessun ferito. Elevate sanzioni per un importo complessivo di 16mila euro. A

Alla luce di questo, vedere la “collezione“ di filmati sui profili, Instagram in testa, mette i brividi. C’è la bici che si scansa all’ultimo istante, tagliando la striscia continua. Nelle orecchie, poi, risuona il grido del ragazzo sdraiato in aria che “surfa” reggendosi al portapacchi di un’auto in movimento. Di bici che fanno lo slalom nel traffico, in impennata e contromano, ce ne sono tante. Sfida pericolosa anche quella del ciclista che si affianca al bus turistico a due piani quasi “a braccetto“ con il mezzo, standogli a una manciata di centimetri e riprendendo tutto con una telecamera addosso. In un altro video, dall’abitacolo (con dentro quattro persone) si inquadra il parabrezza: sul cofano si vedono due ragazzi accovacciati e attaccati al vetro con le mani. "Vai piano, almeno", la frase che si sente, seguita da una bestemmia.

"Queste sfide social – sottolinea Fabiola Minoletti, vicepresidente del Coordinamento comitati milanesi – mettono a repentaglio le vite di tanti, con assoluta leggerezza. Anche quelle di chi si trova a dover sterzare all’improvviso per evitare questi giovanissimi, che spesso peraltro cadono (come si vede sempre nei video) rischiando di essere travolti. I filmati andrebbero censurati dai gestori dei social, così come andrebbero sanzionati gli autori che li postano incentivando le emulazioni".