
Il presidio questa mattina dei leoncavallini contro l'ennesimo tentativo di sfratto
Milano, 19 marzo 2025 – Tutto come da copione. E del resto le premesse parlavano chiaro. Per la centotrentunesima volta in vent’anni, alle 10.30 del 19 marzo 2025, l'ufficiale giudiziario si è presentato alla porta del Leoncavallo con gli emissari della proprietà, ha preso atto dell'impossibilità di procedere allo sfratto del centro sociale e se n'è andato dall'ex cartiera di Greco, dov'era in corso un presidio con 200 persone. Tutto rimandato al 15 maggio. In uno scenario completamente cambiato rispetto al recente passato. Sì, perché lunedì l'associazione Mamme antifasciste del Leonka ha presentato al Comune una manifestazione d'interesse per l'immobile di proprietà dell'amministrazione in via San Dionigi 117.

La procedura
Preso atto dell'interesse del centro sociale (con richiesta di sopralluogo) per il trasloco tra Porto di Mare e Rogoredo, ora il Comune lancerà un bando pubblico per la concessione d'uso del capannone abbandonato. L'incognita principale del piano che punta a regolarizzare il Leoncavallo dopo trentuno anni di occupazione abusiva in via Watteau è legata agli interventi di bonifica, per eliminare l'amianto della copertura dell'edificio. L'ipotesi è che gli assegnatari partecipino con una quota alle spese per i lavori di messa in sicurezza. "Speriamo sia la volta buona", ha auspicato martedì la presidente dell'associazione Mamme antifasciste, Marina Boer, al termine della commemorazione di Fausto e Iaio.