
Shoah, non abbassare la guardia
"La memoria ci insegna, ci dà una guida e soprattutto ci dice che i tempi possono tornare, anche non drammatici come in passato. Anche a Milano un ritorno dell’ antisemitismo si sta sentendo". A dirlo è stato il sindaco Giuseppe Sala, parlando agli studenti riuniti a Palazzo Marino, per l’incontro dedicato al Giorno della Memoria. Incontro che è stato molto partecipato, con un centinaio di studenti delle scuole Itis Feltrinelli, Istituto Superiore Galilei - Luxemburg, Galdus Formazione, Scuola secondaria di primo grado Puecher, Liceo della scuola ebraica. "Oggi parliamo di una memoria che fa riferimento ad un passato che è ancora vicino e non è un passato da dimenticare – ha proseguito – , cioè la tragedia della Shoah. Ancora oggi vediamo nel mondo e nel nostro Paese segni che l’incendio si è spento ma delle tracce sono rimaste e non vanno riattivate". "Bisogna imparare dagli errori del passato e Milano ha questa capacità di imparare a coniugare passato, presente e futuro", ha concluso. Intanto, ieri mattina, sono state deposte in via Silvio Pellico le corone d’alloro presso la lapide in memoria delle vittime del nazifascismo recluse, torturate e uccise nell’ex Albergo Regina, diventato dal 13 settembre 1943 al 30 aprile 1945 sede del comando nazista a Milano. Alla cerimonia è intervenuto, fra gli altri, l’assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte. "Milano è stata, è e vuole restare la città della libertà, dei diritti, dove qualsiasi tipo di razzismo e di antisemitismo devono essere combattuti e rifiutati".
Il Giorno della Memoria "sta purtroppo diventando una sorta di liturgia ripetitiva - ha osservato il presidente di Anpi Milano Roberto Cenati (nella foto) nel corso della cerimonia come sosteneva già nel 2014 il rabbino Giuseppe Laras. Ma è bene che ci sia perché il Giorno della Memoria ci obbliga a un profondo esame di coscienza sui mali della nostra società e sulla storia di quei tragici anni".