Appello per la Siae Microelettronica, Regione: “Salviamo i posti di lavoro”

Cologno Monzese, approvata all’unanimità dall’aula del Pirellone la mozione urgente per fare in modo che la Giunta Fontana favorisca lo sviluppo delle filiere locali delle telecomunicazioni

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Una delle manifestazioni dei lavoratori di Siae Microelettronica che lottano per salvare i posti di lavoro ed evitare la delocalizzazione dell’azienda all’estero

Cologno Monzese (Milano) – Salvare i posti di lavoro ed evitare la delocalizzazione dell’azienda all’estero, salvaguardare il valore del marchio ed evitare il licenziamento dei 200 addetti che sono stati dichiarati in esubero nei mesi scorsi. Inoltre, operare per il rilancio della filiera microelettronica, mantenere l’attuale perimetro aziendale del gruppo, garantire gli ammortizzatori sociali, evitare la delocalizzazione all’estero e utilizzare i fondi per la ricerca che sono finalizzati alle telecomunicazioni.

Sono tutti gli impegni che il Consiglio regionale della Lombardia ha chiesto alla Giunta Fontana per scongiurare la crisi di Siae Microelettronica e delle due società controllate, SM Optics e SM Tecno. È stata approvata all’unanimità dall’aula regionale la mozione urgente per fare in modo che il Pirellone favorisca lo sviluppo delle filiere locali della microelettronica e delle telecomunicazioni. “Da tempo Siae Microelettronica, pur restando un’azienda strategica che conta 160 milioni di commesse pubbliche, vive una pesante crisi - afferma Simone Negri, consigliere regionale del Pd -. Il piano di rilancio presentato al ministero prevede assunzioni nella ricerca, ma smantella la produzione che deve invece restare, mentre si ha notizia dell’interesse di una società cinese ad acquisire il 10% del capitale sociale, il che comporterebbe il rischio di un’ulteriore delocalizzazione”.

Il documento sarà inviato anche al Governo e arriva dopo quello che è appena stato votato, sempre all’unanimità, dal consiglio comunale di Cologno Monzese e sottoscritto anche da deputati ed europarlamentari. L’obiettivo non è solo quello della tenuta occupazionale e della tutela delle famiglie, con i quasi 800 addetti, ma soprattutto la salvaguardia “della competitività industriale fatta da capitale umano altamente qualificato”.

Ingegneri, ricercatori, addetti specializzati nel settore del 5G, che lavorano in una società presente a Cologno dal 1952. “Come espresso nelle precedenti audizioni dalla direzione dell’assessorato lombardo allo Sviluppo economico, una delle strade percorribili oggi presenti sul tavolo è quella di inserire questa realtà nel circuito virtuoso di ricerca e sviluppo tecnologico che la nostra regione sta sempre più rappresentando a livello internazionale - spiega la consigliera regionale della Lega Silvia Scurati, membro della commissione Attività produttive -. La speranza è che anche Siae possa essere di questa partita”.