"Siamo turisti". Peccato che la domanda "In quale albergo alloggiate?" sia rimasta senza risposta. Così, da un controllo in strada generato dall’alta velocità della Peugeot e dal palese nervosismo di conducente e passeggero, gli agenti delle Volanti sono riusciti a recuperare quello che ha tutta l’aria di essere il bottino di una banda di ladri. L’indagine-lampo è scattata alle 16 di domenica, quando due poliziotti di pattuglia in viale Marche hanno deciso di fermare la macchina sospetta: a bordo c’erano un ventunenne peruviano e un trentenne cileno. I due hanno dichiarato di essere in vacanza in città, ma non hanno convinto gli investigatori di via Fatebenefratelli: la perquisizione del veicolo ha portato a scoprire e sequestrare 2.190 euro, due telefoni, un cofanetto con un diamante (e annesso certificato di qualità di una gioielleria di Varese), un orologio scuderia Ferrari e attrezzi per lo scasso (flessibile, dischi per tagliare, piede di porco e mazzetta).
Non basta. Da un indirizzo inserito nel navigatore, gli agenti sono risaliti a via Filippo Carcano, in zona Amendola, e a un affittacamere: lì hanno trovato un altro peruviano, trentunenne, e soprattutto bracciali, anelli, orecchini, orologi di lusso e borse e cinture di griffe di alta moda di cui i sudamericani non sono stati in grado di giustificare la provenienza. Conclusione: i tre sono stati fermati con l’accusa di ricettazione e portati in cella.
N.P.