
L’idea di tre giovani vola alto: ora abbiamo 40 dipendenti, nessuno se ne va "Crediamo nell’Italia e restiamo qui, ma con lo sguardo rivolto al mondo".
Aiutare le piccole e medie imprese a risparmiare tempo ed evitare errori nella gestione contabile. Questo l’obiettivo di Sibill, startup nata a Milano nel luglio del 2021 da un’idea di Mattia Montepara, Lorenzo Liguori e Dario Prencipe. "Lavoro nel mondo della fintech da ormai quasi dieci anni e sono sempre stato sensibile alle ventate innovate provenienti, soprattutto, da Francia e Stati Uniti - spiega Montepara, co-founder e Ceo - Così, quando ho notato che sul panorama internazionale agli “incumbents”, ossia alle aziende già affermate, cominciavano ad affiancarsi delle realtà nuove, mi si è accesa una lampadina. Perché non creare un servizio di gestione finanziaria destinato alle Pmi italiane? Lorenzo, ora Cpo, e Dario, Cdo, hanno da subito condiviso la mia visione e, unendo le nostre consolidate conoscenze di settore, abbiamo dato vita a Sibill".
Per comprendere l’utilità di questa piattaforma, basta ricordare che, nelle aziende, il reparto amministrativo si serve di due principali mezzi: lo strumento di fatturazione elettronica ed Excel. "Il primo è spesso impiegato in modo ripetitivo e causa lungaggini – chiarisce Montepara. Excel, invece, è un software potentissimo, ma, se usato con scarsa manualità, può portare a un notevole accumulo di errori. Sibill serve a informatizzare tutti questi passaggi, riducendo del 30-40% il tempo loro dedicato e abbattendo il margine d’errore. In più, dati e scadenze possono essere monitorati in qualsiasi momento online". Una startup che ha puntato su un’idea vincente, ma che si è dovuta scontrare con l’iniziale diffidenza dei clienti: "È comprensibile – continua il CEO –, siamo stati tra i primi in Italia a implementare questo tipo di funzioni. In partenza, ci siamo trovati quasi difronte a un paradosso: gli imprenditori sperimentavano in prima persona – e lamentavano – le difficoltà di gestire la contabilità, ma si tiravano indietro al momento di condividere con noi i dati bancari. Alcuni addirittura ci davano dei matti". Da qui il grande lavoro svolto da Sibill per illustrare la sicurezza dei metodi impiegati nel trattamento delle informazioni sensibili.
"A questa prima fase di “evangelizzazione” – prosegue Samuele Tramontano, Head of Marketing, siamo passati a un momento che definirei più “intrigante”. Cominciamo a vedere un interesse sempre più diffuso da parete delle PMI, tanto che oggi ne serviamo migliaia e siamo passati, nel giro di un anno, da tredici a più di quaranta dipendenti. Da questo punto di vista – osserva Tramontano – un dato interessante riguarda il fatto che, a fronte di così tante assunzioni, solo una persona ha deciso di lasciare l’azienda. Si tratta di un unicum se confrontato con le medie del nostro settore e segnala reale benessere interno. Vuol dire che tutti crediamo in quello che facciamo e nel come lo facciamo".
Per il futuro, la prospettiva è quella di crescere ancora, restando in Italia e continuando a innovare. Una scelta quasi controcorrente nell’epoca della “fuga dei cervelli”. "È vero – concorda Montepara. Ma noi crediamo veramente nel nostro Paese, nell’importanza delle piccole aziende sparse sul territorio e nei talenti che il nostro sistema d’istruzione è in grado di formare. Ecco perché, nonostante il team di Sibill sia multietnico, la nostra base rimane in Italia". E se qualcuno dovesse intravedere nel nome della startup un richiamo all’antica sacerdotessa di Apollo, non sbaglierebbe. Dario Prencipe, a capo dell’infrastruttura dati, pensava proprio alla Sibilla Cumana quando ha proposto ai due cofondatori di battezzare così la neonata azienda. Nella mitologia classica, la Sibilla aiuta e consiglia l’eroe in momenti topici del suo percorso, risparmiandogli inutili rischi e vagabondaggi. E Sibill aspira a esserne una versione contemporanea, tecnologica, rivolta a un “eroe moderno”, ovvero – il paragone è calzante – chiunque si trovi a capo di piccole e medie imprese.