LUCA TAVECCHIO
Cronaca

Allarme sicurezza a Milano, da Chiara Ferragni a Elenoire Casalegno: la denuncia corre sui social

Lo sfogo della showgirl, aggredita in Brera da uno squilibrato, è solo l’ultimo di una lunga serie di racconti su Instagram sulla criminalità sotto la Madonnina

Giulia Salemi, Chiara Ferragni, Elenoire Casalegno

Giulia Salemi, Chiara Ferragni, Elenoire Casalegno

Milano – L’ultima è stata Elenoire Casalegno, aggredita da uno squilibrato in Brera, ma l’elenco dei vip che denunciano la pericolosità di Milano soprattutto via social, è ormai lunghissimo. Una sorta di format a sé stante. 

La prima, e più rumorosa, era stata la denuncia di Chiara Ferragni: "Sono angosciata e amareggiata dalla violenza che continua a esserci a Milano – scriveva su Instagram il 13 luglio 2022 – Ogni giorno ho conoscenti e cari che vengono rapinati in casa, piccoli negozi al dettaglio di quartiere che vengono svuotati dell’incasso giornaliero, persone fermate per strada con armi e derubate di tutto. La situazione è fuori controllo”.

Uno sfogo che aveva fatto molto rumore, seguito poi da migliaia di reazioni. Lo stesso sindaco ci aveva messo un paio di giorni a rispondere: “Non considero la situazione drammatica, ma degna di attenzione. Le mie risposte sono sempre attraverso il lavoro”. Il primo cittadino aveva poi snocciolato i numeri delle assunzioni di nuovi ghisa e rivolto nuovi appelli per ottenere rinforzi dal governo. Parole e sforzi che non sono bastati. Dopo la Ferragni è stato un vero diluvio di stories sulla criminalità sotto la Madonnina. Una lista lunga e variegata che comprende la showgirl di “Temptation Island” Desirée Maldera, la presentatrice tv e influencer Giulia Salemi, le ex veline Ludovica Frasca Thais Wiggers, la moglie del calciatore Stefano Sensi, Giulia Amodio.

Non solo donne però a puntare il dito: di situazione invivibile hanno parlato Francesco Facchinetti; Christian Vieri, che ha sventato un furto mentre era in un ristorante; il campione di formula 1 Carlos Sainz Jr. pedinato e derubato dell’orologio da 150mila euro; per finire con Saturnino Celani, bassista di Jovanotti, alleggerito del portafogli in metropolitana.  

Da una costola delle risposte di Sala agli attacchi è poi nata anche la polemica sulla “percezione” di sicurezza dei cittadini, non aderente – ha sostenuto il sindaco – alla realtà. Ma che quello della criminalità – soprattutto micro – sia un nervo scoperto dell’amministrazione è testimoniato anche dalla scelta di ingaggiare da ottobre l’ex capo della polizia Franco Gabrielli

Tutto inutile. Le denunce social si sono moltiplicate, coinvolgendo influencer e tiktoker con livelli di popolarità anche molto bassi, capaci però di trasformare Milano in una nuova Gotham City, la città in preda al crimine di Batman cui il capoluogo lombardo è spesso associato su Instagram.

Così, eccoci a Elenoire Casalegno e il sindaco che si ritrova, ancora una volta, a doversi difendere e dover rivendicare quanto fatto finora: “La sicurezza è un tema delicato in tutte le grandi città del mondo. Non c’è mai stata in noi nessuna sottovalutazione o inconsapevolezza del problema. Non a caso ho impostato la mia seconda campagna elettorale sulla promessa di aumentare l’organico della polizia locale di 500 unità”.

Poi c’è, appunto, la scelta di Franco Gabrielli: “Intorno a lui ho istituito il Comitato Strategico. Sono passate tre settimane ed è tempo che si avviino le prime azioni”. Innanzitutto sulla sicurezza delle donne, partendo dal loro ascolto: “Un’attività fondamentale per comprendere appieno la situazione e per non far sentire sole le nostre cittadine. È già partita l’attività in tutti i Municipi. Ho chiesto al Comitato che siano rapidamente attivati dei focus group con donne di varie età, di vari quartieri, di varie estrazioni sociali”.

Sala sottolinea, di nuovo, anche la necessità di “Un più efficace coordinamento tra tutte le forze di polizia, a cominciare dalla gestione congiunta degli esposti dei cittadini e dei comitati. È impossibile gestire la sicurezza se le denunce dei cittadini non diventano la base comune (pur nell’ambito delle rispettive competenze) delle diverse forze dell’ordine tramite una verifica veloce ed efficace dei singoli fatti denunciati”.

Il risultato – conclude Sala – dev’essere il rafforzamento “della presenza dei vigili su specifiche aree del territorio e nelle ore serali e notturne (la stessa cosa mi auguro avvenga per le forze di polizia)”.