La campagna di sensibilizzazione per la sicurezza stradale? La fanno gli studenti. La sezione cinisellese dell’associazione italiana Familiari e Vittime della Strada, con la famiglia Cannarozzo, ha promosso il concorso "I tuoi sogni viaggiano con te, proteggili": hanno partecipato 18 classi con modelli, plastici, pubblicità progresso, elaborati grafici. "Abbiamo visto grande maturità nei lavori. I ragazzi hanno capito cosa è pericoloso, l’attenzione nell’uso del telefono, il non assumere alcol e droghe - spiega il vicecommissario della polizia locale Massimiliano Brunini -. I lavori ci hanno dato alcune idee e con lo staff del Comune le abbiamo usate per coniare slogan divertenti oltre a quelli più scontati e istituzionali per lanciare messaggi che arrivino a tutti, anche agli anziani". A vincere il contest è stato il gruppo giallo della scuola Montessori, che ha riprodotto un incrocio in cui si è chiamati a scegliere tra la Right Way e la Beer Street. "Abbiamo voluto creare il modellino di una strada. C’è una retta via e ce n’è un’altra che invece è curva: è la cattiva strada, dove ci si schianta davanti a due lattine di birra", raccontano gli studenti premiati.
Il secondo posto è andato alla classe 2^L dell’istituto professionale Falck,che ha girato un telegiornale con tanto di servizio di aggiornamento sui dati degli incidenti mortali sul territorio nazionale. "Accendi motore e cervello", lo slogan finale del Tg Falck. Terza classificata la 3^E della media Marconi, che ha creato uno spot che mette in guardia sulla disattenzione causata dal cellulare. Nel video un ragazzo cammina coperto dal cappuccio della felpa e le cuffie nelle orecchie, ha il cellulare in mano e sta digitando un messaggio. Senza che neanche se ne renda conto, finisce per essere investito da un ciclista. Dopo la dimissione dall’ospedale, il giovane cambia atteggiamento. "L’attenzione in strada può salvarti", dice mentre rimette in tasca lo smartphone prima di attraversare. Fino a domani sarà presente in diversi punti della città la campagna di comunicazione.Laura Lana