Milano, 5 ottobre 2023 - Lunedì la nomina dell’ex capo della Polizia Franco Gabrielli come delegato del sindaco Giuseppe Sala alla Sicurezza e alla Coesione sociale, ieri mattina in Piazza Duomo la Festa della Polizia locale milanese, che ha compiuto 163 anni. Sala passa in rassegna vecchi e nuovi ghisa – ieri all’ombra della Madonnina hanno prestato giuramento 194 rinforzi (15 ufficiali e 179 agenti) – e riprende il filo del discorso iniziato lunedì, partendo dai numeri della Polizia locale: "Entro la fine del 2025 confermo che avremo in servizio 3.350 agenti: ben 520 in più rispetto alla fine del 2021 (l’inizio del secondo mandato di Sala in Comune, ndr )".
Più ghisa in strada
L’obiettivo di Palazzo Marino e del Comando di piazza Beccaria è potenziare il numero di ghisa in strada e aumentare anche la percezione di sicurezza dei milanesi (quest’ultimo è un concetto su cui ha insistito molto Gabrielli li lunedì). Già, la questione non è solo quanti, ma come vengono impiegati gli agenti La questione non è nuova. Il sindaco Gabriele Albertini, oltre 20 anni fa, aveva condotto una dura battaglia con i sindacati della Polizia locale per far traslocare dagli uffici alle strade qualche agente in più, arrivando, alla fine, a un accordo sindacale.
Il 43% dei vigili sta in ufficio
Vent’anni dopo, la questione si ripropone. Gli ultimi dati forniti dal Comune – in una risposta dello scorso 28 settembre dell’assessore Marco Granelli a un’interrogazione del capogruppo della Lega Alessandro Verri – raccontano che l’organico della Polizia locale al 30 aprile scorso era di 2.627 agenti, di cui 1.481 "in servizio esterno" (cioè in strada) e 1.146 "in servizio interno" (cioè in ufficio). Il 43,6% resta in ufficio. Sala e Gabrielli avranno la volontà di discutere con i rappresentanti del Corpo un diverso utilizzo dei ghisa o si acconteranno di mettere in strada i 520 nuovi agenti assunti?
Dubbi sul cambio mansioni
La domanda sul rimettere in strada una parte dei vigili oggi in ufficio è stata posta ieri mattina al sindaco. Ecco la sua risposta: "C’è da sempre questa questione. Quei vigili sono in ufficio perché sono figli di accordi sindacali del passato (Sala sembra riferirsi proprio all’accordo dell’era Albertini, ndr ). Bisognerebbe riprendere in mano quegli accordi e non è semplice. Viviamo in un Paese in cui, quando un diritto c’è, è un diritto acquisito e non è facile tornare indietro". Sulla questione del diverso utilizzo dei ghisa ora in ufficio dunque, il sindaco prende tempo, ma non esclude un intervento. E poi difende l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, da molti definito "commissariato" dopo la nomina di lunedì di Gabrielli da parte del sindaco: "L’aver preso Gabrielli, che ha un livello diverso rispetto a tutti noi, non c’entra nulla con il lavoro di Granelli o mio. Gabrielli, come me, crede che Milano possa essere un’area test per cambiare le cose. Ma non è semplice". Svolta complicata.
Record di multe: 8.219 al giorno
Intanto il comandante della Polizia locale Marco Ciacci, durante il suo intervento dal palco di Piazza Duomo, fornisce una serie di numeri sull’attività del Corpo nell’ultimo anno. Il più significativo? "Sono circa tre milioni le contravvenzioni elevate negli ultimi mesi". Praticamente 8.219 sanzioni al giorno. Un record? Il capo dei ghisa spiega che quelle multe "sono molte, la sicurezza stradale è importantissima. Abbiamo avuto incidenti molto gravi. Essere presenti e fare sanzioni so che non piace ai cittadini ma è quello che possiamo fare per elevare il livello di sicurezza nelle strade".