Una sigaretta elettronica
Milano, 18 giugno 2021 - Ustioni di primo e secondo grado alla mano sinistra, a una gamba e ai genitali: l'incidente accaduto a un 36enne di Milano riporta a galla il tema del pericolo esplosione delle sigarette elettroniche. Innanzitutto bisogna sottolineare che non scoppia la sigaretta elettronica bensì la batteria, che fornisce la corrente elettrica per l'alimentazione. Questo dispositivo funziona come un qualunque device elettronico: di conseguenza un utilizzo scorretto può abbassare notevolmente i livelli di sicurezza. Proprio per questo motivo la batteria può surriscaldarsi, andare a fuoco oppure addirittura esplodere. Un fenomeno che può essere causato da materiali e componenti non di prima qualità, dall'utilizzo di un caricabatterie dalla tensione troppo alta, da eventuali riparazioni per conto proprio o difetti di produzione.
Come accennato in precedenza il componente che può scoppiare è appunto la batteria. A riguardo possiamo dividere le sigarette elettroniche in due grandi categorie: quelle con batteria integrata (quindi non rimovibile) e quelle con batteria sostituibile. A prescindere dalla tipologia, esiste un piccolo vademecum con le precauzioni da adottare per scongiurare qualsiasi tipo di incidente. In particolare non bisogna acquistare batterie e componenti di dubbia qualità ed è necessario controllare che la custodia sia munita di sistemi elettronici di sicurezza come la funzione ‘lock’ (per bloccare il tasto fire da pressioni accidentali), i fori di sfiato e le protezioni contro il sovraccarico e surriscaldamento. Infine per i fumatori è bene ricordare di non lasciare l'apparecchio in carica incustodita per molte ore e interrompere l'utilizzo appena si percepisce un surriscaldamento anomalo. Importante anche assicurarsi sempre che l’atomizzatore sia ben saldo e correttamente avvitato.