di Roberta Rampini
Dentro si sviluppano i progetti. Fuori si testano. Con un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita. È questo il senso dell’accordo sottoscritto ieri mattina da Tommaso Boralevi, presidente di Federated Innovation e Andrea Orlandi, sindaco di di Rho. Un’intesa, la prima di questo genere, che consente all’ecosistema di Mind e al territorio di cooperare sui progetti innovativi. Un’opportunità per l’amministrazione comunale di interagire con enti di ricerca, università, ospedali, imprese, reti e start up. "La firma di questo accordo è per noi una scommessa e uno stimolo. Rho infatti non è solamente la municipalità che condivide insieme al comune di Milano lo spazio su cui sorge il distretto Mind, ma rappresenta anche un Comune italiano con tutte le sfide e le complessità tipiche degli enti territoriali - spiega Boralevi -. È il luogo ideale in cui testare le innovazioni. Rho per noi è importante sia per la vicinanza fisica sia per la facilità di dialogo dimostrata". Nero su bianco l’accordo è l’inizio di un percorso di collaborazione tra la rete di imprese rappresentata dalla Federated Innovation, territorio e pubblica amministrazione, per costruire la città del futuro. Protagonista e non spettatore, il Comune di Rho è anche pioniere, "è bello pensare che una pubblica amministrazione possa diventare motore d’innovazione insieme alle imprese - spiega il sindaco rhodense -. Noi come valore aggiunto portiamo un’anima: qui si costruiranno case e uffici, ma non si può costruire un’anima di città, noi ce l’abbiamo e possiamo contaminare questo territorio". Per dare concretezza all’accordo saranno promossi tavoli di lavori anche con il coinvolgimento di altre realtà del territorio, "vogliamo essere interlocutore attivo e costruttore di forme e opportunità di innovazione, non solo tecnologica. Guardiamo ai bisogni delle persone e alla capacità di migliorare la qualità della vita", ha commentato l’assessore alla Smart city Emiliana Brognoli.