ANNA GIORGI
Cronaca

Silvio Berlusconi e il dialogo registrato da Barbara Guerra: “La casa? Te la intesto dopo il processo, sennò è corruzione”

Il file audio del 2015 con cui gli avvocati dell’ex Olgettina reclamano la donazione della villa di Bernareggio dopo lo sfratto comunicato dagli eredi dell’ex premier. Lui le assicurava: "Ora in comodato, poi sarà tua. Te lo giuro sui miei cinque figli”

Silvio Berlusconi e Barbara Guerra

Silvio Berlusconi e Barbara Guerra

Milano, 3 novembre 2023 – «Quella casa sarà tua, te lo giuro sui miei cinque figli, appena finisce il processo te la intesto». Lo dice Silvio Berlusconi all’ex Olgettina Barbara Guerra. Prima no? «Adesso non si può, perché è corruzione. Non è possibile tesoro, è un casino». Il colloquio, registrato nel 2015, è stato diffuso dagli avvocati dalla soubrette, Federico Sinicato e Nicola Giannantoni, all’indomani della comunicazione della società immobiliare Due ville relativa alla presunta decadenza dal comodato di abitazione della casa di Bernareggio.

Il dialogo

Si sente l’ex premier dire: «Mi impegno io, domani mi informo con i proprietari della casa e ti facciamo avere subito un contratto di comodato». Lei replica: «L’intestazione no? Ho paura che mi prendi ancora in giro...». La risposta del Cavaliere: «Adesso non si può... Sai che da fine mese è vietato pagare più di mille euro in contanti? Compro una cosa che vale 2 mila euro, devo fare un bonifico: una cosa allucinante». E infine: «Te lo giuro sui miei figli, te lo giuro sui miei cinque figli. Comodato subito e appena finisce il processo te la intesto, ok?».

La conclusione

Gli avvocati fanno sapere che da questo vocale si evince che: «il titolo abitativo della signora Guerra deriva dalla precisa volontà del dott. Berlusconi di donare alla signora la proprietà dell’immobile in virtù di una loro lunga e affettuosa frequentazione». Fra l’altro aggiunge lo studio legale che tutela Barbara Guerra: «C’era un trattativa in corso con la famiglia Berlusconi, da circa due anni, per trovare un accordo sul come e quando lasciare la villa».

Lo sfratto

La vicenda ha inizio con lo sfratto inviato alle Olgettine. Il contratto di comodato «si è estinto con la morte dello stesso Berlusconi e in conseguenza di questo si richiede la restituzione dell’immobile». Questo è il testo di una raccomandata datata 3 ottobre che hanno ricevuto due fra le ragazze ospiti delle cene di Arcore al centro dei vari filoni del caso Ruby, da una società immobiliare della Brianza, che chiedeva loro di lasciare entro la fine dell’anno due ville gemelle di Bernareggio in cui vivono. Il contratto di locazione «ad uso transitorio» aveva scadenza 31 dicembre 2023, e con la morte dell’ex premier si è estinto quindi, è la richiesta contenuta nella raccomandata, deve essere lasciato libero entro tale data. Le due destinatarie della raccomandata relativa alle ville sono Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli. Da parte di una altra società immobiliare, sarebbe arrivato lo sfratto anche ad altre «Olgettine» che vivono in diversi appartamenti.

Il reclamo

La famiglia Berlusconi non avrebbe intenzione di onorare nemmeno l’impegno di coprire le spese legali che hanno sostenuto molte Olgettine. Dall’udienza preliminare all’assoluzione del Tribunale del caso Ruby ter le udienze sono state 94. Sette anni di lavoro non solo per i magistrati ma anche per i difensori delle giovani ospiti delle serate ad Arcore molti dei quali sono rimasti a bocca asciutta: non hanno visto un euro di parcella. C’è malumore misto a una presa d’atto o rassegnazione per aver lavorato gratis tra le file degli avvocati delle cosiddette «Olgettine» che più di 10 anni fa hanno animato le feste nella residenza di Silvio Berlusconi. La generosità dell’ex premier aveva garantito loro la copertura economica non solo per condurre una vita agiata ma anche per onorare le spese legali. Ma ora, scomparso lui, la famiglia sta “tagliando i viverì”.