Milano – “Da due giorni ripeto che Silvio Berlusconi sarà sempre nel mio cuore perché mi ha permesso di essere parte di qualcosa di straordinario, che a distanza di anni la gente ancora ricorda. Grazie a lui, personaggi e programmi sono diventati immortali". Parole dell’attrice e comica Margherita Fumero, che “immortale“ è diventata grazie a un varietà di successo come “Drive In“ (ma non solo), trasmesso dal 1983 al 1988 su Italia 1, dove è stata protagonista di molte gag insieme al comico Enrico Beruschi. In scena interpretava la moglie gelosa e petulante.
Che cosa apprezzava di più di Berlusconi?
"Il fatto che fosse davvero uno di noi. Non era l’imprenditore che finanziava e poi ignorava il prodotto, anzi! Partecipava attivamente: seguiva Drive In da casa con una cinquantina di persone attorno. Ciascuno esperto di qualcosa: chi del trucco, chi della recitazione, chi di altro. Poi, alla fine di ogni puntata, telefonava ad Antonio Ricci (che ne era l’ideatore, ndr ) e spiegava che cosa secondo lui funzionava e cosa no. E per noi attori quella presenza era molto importante, contribuiva a farci sentire parte di un tutto molto più grande.
Berlusconi dava sempre un’opportunità a tutti, faceva sentire ogni persona a suo agio. Ricordo che a volte mangiava con noi in mensa ma non voleva alcun trattamento di favore: faceva la coda come tutti, prendeva il suo vassoio e si sedeva insieme ai tecnici".
Vi siete mai parlati di persona? Ricorda qualche aneddoto?
"Altrochè! Lui veniva spesso a trovarci e una volta mi disse scherzosamente: ‘Non posso più vederti!’ perché sua figlia Eleonora, che allora era una bambina, adorava guardare in televisione le gag mie e di Enrico Beruschi. Tanto che all’asilo giocava insieme a un altro bambino (che si chiamava proprio Enrico) imitando quelle scenette. E anche a casa, mi disse Silvio, la bambina ‘parlava come me’.
Una volta, quando eravamo impegnati nelle riprese di ‘Sabato al circo’, ci dissero che alle prove sarebbe venuto Silvio Berlusconi e che avrebbe improvvisato una scena con me ed Enrico per fare una sorpresa alla sua Eleonora. Andò tutto alla grande: Berlusconi era molto bravo a recitare oltre che a cantare. Quella scena restò privata, non fu mandata in onda, ma lui spesso la mostrava agli amici compiaciuto. E poi c’è una cosa che ci accomunava...".
Cosa?
"Il carattere: come lui, io cerco sempre di andare d’accordo con le persone, di essere sorridente e di non esternare il dolore. Ma quando mi arrabbio esplodo, come faceva lui. Sarà che a legarci è anche il segno zodiacale: bilancia ascendente bilancia".
Parteciperà al funerale?
"Avevo pensato inizialmente di sì. Ma poi, riflettendo sul fatto che sarà difficile anche solo raggiungere piazza Duomo, ho pensato di seguire la cerimonia da casa, in maniera più raccolta. Pregherò per lui intimamente, senza folla attorno".